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Zucchero ghiacciato
Avete mai comprato un libro esclusivamente a causa del suo titolo? Io, per la gioia degli esperti di marketing, sì.
Spesso, anche.
E a volte c'ho indovinato, nel senso che poi la curiosità mi ha fatto scoprire scrittori e storie che altrimenti non avrei incontrato sulla mia strada di lettrice.
Oppure questa mia curiosità mi ha delusa.
In questo caso, sono vere entrambe le cose.
La storia di "Il freddo modifica la traiettoria dei pesci" è intrigante e piacevole, ma troppo buonista. La storia, ambientata a Montreal durante una eccezionale pioggia di ghiaccio, racconta dell'intreccio che il disastro naturale casa tra le vite di vicini di casa sconosciuti fino a quel momento.
Ma già dal primo quarto di libro è chiaro che la catastrofe climatica cambierà in positivo la vita di tutti: di chi si sente solo, di chi ha bisogno di cambiare per evolvere, di chi vuol fare outing ma non sa come.
E io per tutto il libro ho atteso un serial killer con la motosega che facesse scempio di un paio di condomini a caso (preferibilmente il ragazzino voce narrante oppure sua madre) e animasse un po' questo zucchero.
Ma non è mai arrivato.
Peccato.
In sintesi: buonista. Troppo.