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che tu sia per me il coltello
Un uomo che inizia a scrivere ad una donna, non una donna presa a caso, ma la donna che con il suo gesto sembra volersi isolare dagli altri.
Forse in questo gesto così impercettibile, Yair sente qualcosa di profondo, sente come un contatto con questa sconosciuta, una sorta di scossa che lo spinge a scriverle.
Inizia così un continuo e fitto scambio di lettere che scuotono non solo l'anima di Myriam, ma che sconvolgono anche il fragile equilibrio di Yair.
Parole che si susseguono, parole che portano al passato, al presente e alla loro complicità che si instaura da subito, perchè entrambi è come se avessero il desiderio di confidarsi con l'altro, di potersi mettere a nudo, di mettersi in gioco di trovare un rifugio tutto loro con un loro linguaggio, con un loro ritmo. Lettere che diventano sia per Myriam che per Yair dei diari necessari per comprendere se stessi, oltre che per toccare l'anima dell'altro, e l'altro come elemento fondamentale per conoscersi.
E' dal mio punto di vista, più "semplice" ( e lo scrivo tra virgolette ) confidarsi con una persona sconosciuta, ed è forse per questo motivo che sia Myriam che Yair cercano di non cadere mai nella tentazione di incontrarsi?!! Forse per non complicare ulteriormente le loro vite, già complesse, forse per preservare una unicità creata con le sole parole.
Per il lettore che entra in contatto (almeno per buona parte del libro) con le sole lettere di Yair, non è sempre facile decifrare la complessità dei loro discorsi, è un espediente che Grossman utilizza in maniera magistrale, facendo tenere sempre alta l'attenzione per essere in grado di comprendere al meglio i contenuti così intimi dei due protagonisti.
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Commenti
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La mente di Grossman è stata fulminante, non credi? :))
Bella recensione ;))
Hai notato anche tu un calo dalla sezione di Yair a quella di Myriam?
E' una domanda che sto facendo un pò a tutti quelli che hanno letto il libro.
PER CHI NON HA LETTO IL LIBRO NON LEGGERE LE PROSSIME RIGHE....
Si non so se definirlo calo o un impatto più diretto con la realtà, e quindi perde un pò di "spessore"... una realtà che poi diventa sempre più concreta nell'ultima parte del libro, forse anche un pò deludente no?? non so su questa parte devo ancora rifletterci bene.. tu che dici..
Poi con Myrian che parla, Yair perde tutta la sua austerità\dolcezza. Certe volte mi son trovata a provar pena (in senso dispregiativo) nei suoi riguardi. Ma chissà, forse perchè ho odiato Myrian che mi ha fatto scendere da quel mondo così sfocato nel quale mi ci aveva fatto stare perennemente Yair.
L'ultima scena, proprio.. che non dico, è stata una delle pochissime scene che mi hanno LETTERALMENTE bloccato lo stomaco. Non riuscivo a respirare.. Giuro..
E poi un'altra cosa, che ti scrivo in pm..
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