Dettagli Recensione
I fiori blu.
"Sta' attento con le storie inventate. Rivelano cosa c'è sotto. Tal quale come i sogni".
"Ho voluto solo informare dei più recenti tentativi d'interpretazione. Ma resta sempre in piedi il primo, quello psicanalitico che ha dalla sua il fatto d'esser stato proposto vivente l'autore e non smentito da lui. Il belluino e sempre euforico Auge sarebbe l'Es, Cidrolin un Ego sonnacchioso e pieno di complessi di colpa, Onesiphore Biroton la Censura, Labal il Super-Ego. Ed è solo l'Incoscio che ha preso coscienza di se stesso attraverso i sogni che può sbloccare la barca e guidarla verso il recupero dell'innocenze."
Questa è la nota posta in fondo al libro dal traduttore del libro di Queneau ossia il grande Italo Calvino, capiamo già che questo libro ha una difficile interpretazione e quindi secondo me anche è difficile anche la recensione stessa.
Commento solamente dicendo che mi sono trovata di fronte ad un libro veramente veramente strano fatto di sogni, con personaggi strani, con cavalli parlanti e pieno di richiami alla storia, di metafore, di doppi sensi e di assonanze linguistiche non mi ha soddisfatto questa lettura per me troppo complicata e surreale, speravo di farmi delle buone risate quindi non mi resta che dire "Anche questa l'ho in quel posto" che è l'affermazione più usata nel libro dal Duca D'Auge!