Dettagli Recensione
tu chiamale se vuoi "emozioni"
ora che ho appena finito di leggere questo libro mi accorgo di aver aspettato troppo tempo prima di farlo. Come "Mille splendidi soli" anche "Il cacciatore di aquiloni" non ha deluso le mie aspettative, è un libro che non si dimentica, che ti lascia dentro la sua storia con tutta la sua drammaticità e con tutta la sua speranza. D'altro canto davanti all'infanzia non si può non rimanere coinvolti e nel nostro caso i protagonisti sono proprio due bambini Amir e Hassan, due bambini di Kabul che si divertono a far volare gli aquiloni. Un giorno per caso Amir assiste ad una violenza ai danni di Hassan, decidendo però di scappare,come un vigliacco. Da qui l'incipit del romanzo. un percorso verso la redenzione, verso la riscoperta di un coraggio che è nascosto in ognuno di noi e perchè in fondo "non è mai troppo tardi per tornare ad essere buoni". Un libro che commuove fino all'ultima riga, una grande scrittura le cui parole incantano. Khaled Hosseini si riconferma uno dei miei scrittori preferiti.
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