Dettagli Recensione
Nullità e anime
Il mio primo grande amore è stato Steinbeck.
Dopo "La Valle dell'Eden" (il film mitico riporta solo le ultime 100 pagine di questo immenso racconto), ho iniziato a divorare tutto ciò che trovavo in biblioteca di questo autore che canta le storie aride e desolanti della grande recessione, il famoso '29 americano che scombussolò tutto il mondo e portò ripercussioni incredibili anche in Europa (ultima, ma non ultima, la seconda guerra mondiale). Canta di storie di gente umile, che ha perso tutto e con ostinazione, coraggio, rabbia, follia, disperazione, si sposta in vista di un futuro migliore.
Epico, per me, "Furore", di una struggente bellezza e con un finale meraviglioso in cui la speranza ha una descrizione che cava il cuore dal petto.
Ma parliamo di "Uomini e Topi".
Anche questa storia di ultimi, di nullità che per un caso si incontrano e fanno un'unione imbarazzante, scomoda, ma dolcissima.
Una storia di emarginati, sudore e soprusi. Una storia ai margini dove si scopre che lo sporco e il folle non sono reietti, ma parti di esseri umani che vivono con noi. E fanno parte di noi.
La protezione che entrambi prendono e danno è totale. Da una parte ingenua, ma istintiva. Dall'altra ragionata, ma unita da una responsabilità che sconfina con l'amore.
Non amo mai parlare della storia, nelle recensioni. Lascio solo uscire quello che secondo me è il messaggio che ho ricevuto.
E con Steinbeck trovi sempre il diamante dell'essere umano anche sotto quintali di rifiuti.
E'un libriccino, scorrevole e si legge in fretta. Poi deciderete se mangiare anche gli altri acini di questo grappolo.
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Commenti
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se poi ti piacerà e avrai tempo, prova a leggere "furore". se hai letto "la storia" di elsa morante, vedrai delle analogie: la descrizione di tutto cio' che succedeva nel Paese, e poi il particolare della storia nel piccolo.
buona lettura
fiorella
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Grazie per la recensione.
Ciao