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Treno di notte per Lisbona
 
Treno di notte per Lisbona 2011-05-20 12:38:48 kobe
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
kobe Opinione inserita da kobe    20 Mag, 2011
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Un libro nel libro

Vi è mai capitato anche solo di pensare di lasciare all’improvviso tutto, di abbandonare la vostra routine quotidiana, le vostre abitudini, le vostre relazioni, in una parola la vostra vita per andare via senza sapere esattamente perché? Sentire ad un certo punto di dover fuggire senza aver minimamente pianificato la fuga?
Beh, Gregorius, professore di latino e greco in un liceo di Berna, lo fa veramente. Lui, la persona più prevedibile e abitudinaria di questo mondo, lui così visceralmente legato al suo insegnamento, così amato dai propri studenti, lui topo di biblioteca che vive per e dei suoi libri, che ogni mattina compie immancabilmente gli stessi gesti, lo stesso percorso alla stessa ora per andare a lavorare.
Un giorno impedisce ad una donna di gettarsi da un ponte (ma si sarà davvero voluta buttare?), è portoghese ed il semplice suono di questa parola “portugues” fa scattare in lui una molla. Va come sempre a scuola, ma questa volta è diverso, questa volta qualcosa è cambiato. In una libreria trova per caso un libro edito da una sconosciuta casa editrice e scritto da un misterioso medico portoghese, tale Amedeu Ignacio de Almeida Prado. Non può essere una coincidenza. E poi la donna prima di congedarsi gli ha lasciato un numero di telefono.
Un erudito amante delle lingue morte, sarcasticamente chiamato “papiro”, incapace di lasciarsi andare a qualcosa di diverso che non sia la passione per i libri, per la prima volta in vita sua si lascia guidare dall’istinto, da una (sana) incoscienza e prende il primo treno per Lisbona alla ricerca del fantomatico autore.
Per Gregorius comincia così un lungo percorso introspettivo grazie alla lettura del libro di Amedeu, che diventa una sorta di specchio in cui provare a conoscere il proprio vero “io”. Gli incontri con le persone vicine al medico portoghese gli faranno conoscere un uomo alla perenne ricerca di risposte, un uomo con un forte senso di inquietudine, e noi insieme a lui giriamo per Lisbona e leggiamo il testamento di Amedeu, l’orafo delle parole.
Amadeu amava i treni, per lui erano un simbolo della vita. Il suo magnetismo spingeva le persone a voler viaggiare con lui nel suo scompartimento, ma non era lì che lui le voleva. Le voleva sul marciapiede della stazione, voleva ogni volta poter aprire il finestrino e poter chiedere loro un consiglio. Credo sia questa la bella metafora che racchiude la psicologia del medico portoghese.

Un romanzo profondo, introspettivo, assolutamente mai banale che si interroga su molti aspetti della vita (non credo sia un caso che l’autore insegni Filosofia), da affrontare preparati perché non è una lettura per evadere, ma per riflettere. Più di una volta durante la lettura mi sono fermato a pensare alle mie esperienze, alle mie amicizie, a come mi vedo e a come credo che mi vedano gli altri.

E' stato proprio un bel "viaggio"!!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a chi vuol fare un bel "viaggio" (in senso fisico e metaforico)
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Commenti

11 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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20 Mag, 2011
Ultimo aggiornamento:
20 Mag, 2011
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Non conoscevo il romanzo; ero alla ricerca di una lettura che fosse un "invito al viaggio".

Grazie per la recensione,

Amalia

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kobe
20 Mag, 2011
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Allora non ti resta che fare il biglietto!!!
Sono sempre entusiasmanti le tue recensioni :)
Non è un caso (dato che sopra lo hai anche nominato) che ti leggo sempre! :))
Splendida recensione, Tommaso!! Complimenti!! :)
lo leggerò appena smaltita la pila enorme sul mio comodino!!! ;)
ciao :)
Bella recensione!!!!
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EvaBlu
21 Mag, 2011
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Io mi sa che me lo leggo subito! mi ci vuole proprio di questi tempi.. Bravo! :))
sempre grande Tommaso;-)))
metto in lista pure questo...!!!
In risposta ad un precedente commento
kobe
21 Mag, 2011
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Un grazie cumulativo per il vostro apprezzamento, siete sempre molto gentili!!!
In risposta ad un precedente commento
gracy
22 Mag, 2011
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Un commento molto sentito, non sei il solo ad essere rimasto colpito, il libro è da qualche mese sul mio comodino....spero di leggerlo a breve!
In risposta ad un precedente commento
kobe
22 Mag, 2011
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Ti ringrazio Gracy! A me è piaciuto molto, forse ho avuto la fortuna di leggerlo con calma ed in un momento in cui ero predisposto ad una lettura del genere (non è certo "da ombrellone").
Aspetto la tua recensione!!
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