Dettagli Recensione
Una tazza di cioccolata, please!!
"Siamo arrivate con il vento del carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul bordo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio da colletti e polsini e finiscono sui marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno.."
Una donna e una bambina arrivano nel freddo (non solo meteorologicamente parlando) villaggio francese di Lansquenet come una folata di vento di primavera. Vianne, la madre, è affascinante, carismatica, libera; Anouk, la figlia, dolce, fantasiosa e accompagnata sempre dal suo amico invisibile al mondo, Pantoufle: un coniglio dai lunghi baffi che la segue ovunque. Vianne e la piccola prendono posto in una panetteria in disuso, che in poco tempo diventerà La Celeste Praline: un'invitante pasticceria. Il parroco del paese, Francis Reynaud, non vede di buon occhio Vianne, perché è una donna sola che cresce una figlia senza un marito, perché è atea, perchè sa leggere le carte, perché vende dolci e cioccolata proprio nel periodo della quaresima, quando bisognerebbe digiunare. E' una peccatrice che invoglia gli altri abitanti al peccato!
E' così che il parroco, più volte denominato da Vianne "l'uomo nero" cerca di contrastare l'influenza che Vianne ha sugli abitanti del paese, imponendo loro di non frequentare quel luogo di peccato. Sin dalle prime pagine si scorgerà questo "braccio di ferro" tra Vanne, l'anticonformista e il parroco, che la ostacolerà in tutti i modi cercando di cacciarla dal paese.
Ma molti abitanti, frequenteranno comunque La Celeste Praline, animati da un forte desiderio di trasgressione. Tutto il libro è incentrato sui peccati di gola, a cui è lecito abbandonarsi se fa star bene, se rende felici. Il cioccolato è costantemente nominato, descritto in maniera dettagliata, quasi a permettere al lettore di percepire quelle sensazioni, di sentire quei sapori e quei profumi.
Lansquenet è un paesino animato dall'ipocrisia, dal bigottismo. Agli abitanti sembrano sconosciute la fantasia, la novità. Ogni persona è legata al proprio stereotipo e intorno a quello si muove senza mai tradirlo. E' tanto diverso dalla realtà dei nostri piccoli paesi? Chi come me non vive in una grande città può capire bene quel sentimento di asfissia, la voglia di scappare da una realtà che a volte sembra troppo stretta.. che uccide i sogni!!
Vianne però dà forma e colore alla vecchia panetteria trasformandola in un locale accogliente e gioioso in cui impera il cioccolato in tutte le sue varietà, intorno a lei cominciano a ruotare personaggi indimenticabili come la vecchia Armande, coraggiosa e indipendente, l'affascianante zingaro Roux,tutti da scoprire.
Ho trovato questa lettura piacevole e particolarmente stuzzicante. Una semplice tazza di cioccolata viene descritta in maniera così perfetta e dettagliata, da renderla quasi materializzata agli occhi del lettore: sembra di poter sentire quel profumo e di gustare quei sapori. Ho trovato personaggi, trama ed ambientazione tutti parimenti fantastici, al pari delle goloserie tanto sapientemente descritte e presentate.
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Commenti
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P.S: grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta la recensione!!
... come non condividere ... conosco questa realtà.. la conosco fin troppo bene! :)
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Una bellissima recensione ;)