Dettagli Recensione
Caro vecchio Zio Hank ..
In questo romanzo Henry Chinaski (alter ego dell'autore) è il protagonista assoluto. Un factotum, cioè uno che passa indifferentemente da un mestiere all'altro, che attraversa l'America vivendo alla giornata, affidandosi all'improvvisazione e al caso, pronto a seguire l'istinto ma fedele ad un destino che è il suo stile di vita, fatto di lavori manuali, sesso intenso, alcool. Un' esistenza in cui "randagità" e precarietà sono sinonimi di libertà e verità.
Bukowski o lo si ama o lo si odia! E' difficile che vi sia una via di mezzo. All'inizio provavo una scarsa empatia per le sue opere. Ad una prima lettura infatti (se non si è mai letto niente del genere)si può essere infastiditi dal suo stile sboccato e che rasenta a tratti l'oscenità. Personalmente, abituata alla prosa elegante e raffinata dei miei autori preferiti, provai lì per lì disgusto leggendo Factotum (il mio primo approccio con questo autore) pensando che in gran parte, il romanzo in questione, fosse una accozaglia di volgarità gratuite. Poi però, continuando a leggere, tra una sbronza e l'altra del protagonista cominciai a scorgere delle geniali intuizioni e delle acute riflessioni sull'uomo e sulla sua esistenza. Dietro il dissacramento dei valori di una America bigotta (tanto diversa dalla nostra realtà?!)sta il rifiuto di quel malessere di fondo con cui noi tutti, o quasi, abbiamo accettato di convivere, delegando alla altrui fantasia la lotta verso quello che ci uccide..
Sicuramente il modello di vita proposto da Bukowski/Henry Chinaski non è edificante, a me piace leggerlo però come un inno alla non omologazione a tutti i costi in una società che spinge sempre più alla perdita della propria individualità.
Indicazioni utili
- sì
- no
NO: ai deboli di stomaco o a coloro che potrebbero sentirsi infastiditi dallo stile sboccato dell'autore.
Credo comunque che un autore di rottura come Bukowski meriti di essere letto e conosciuto.
Commenti
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Io lo odio... ma lo amo..
Porterò Bukowski sempre nel cuore, ne sono sicura.
Molti vedono in lui solo un ubriacone e un monotono del ca**o.. forse lo è.. o forse no.. Io non sono ancora riuscita a dare delle risposte su Bukowski.. Forse anch'io sono convinta che leggerlo sia inutile, ma ho bisogno di farlo, rendendomi inutile e arrogante come lui, ma l'odio che provi per Bukowski va aldilà di tutto.. e l'amore anche..
Sinceramente sto parlando tanto, ma non riesco a spiegarti cosa significa per me Bukowski.. ma non ti consiglio di leggerlo.. devi fare da sola.. :))
Ps. non parliamo di scaxxo... in questi giorni sembra mi stia inghiottendo!
La parola 'sfigato' è entrata in modo prorompente nel mio vocabolario degli ultimi 15gg... :))))
Può anche capitare di trovarsi in palese imbarazzo di fronte a certe pagine, eppure i motivi che tratta si innestano all'interno delle nostre riflessioni e non le abbandonano più! Leggete Bukowski, sì!
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Io ho iniziato con "Storie di ordinaria follia", leggendo poi "Il capitano è fuori a pranzo" e un pò "Pulp".
Bukowski è maledettamente 'bastardo'. Personalmente lo odio, ma non riesco a distaccarmene. Più leggo i suoi libri e più mi disgusto di quell'uomo, ma non riesco ad immaginare la mia vita senza lo zio Hank.
Non lascia di sicuro indifferente!
Brava, sei stata bravissima! :)
L'alter ego numero 2 dello zio Hank passa e chiude! :)