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Lettere al padre sull'Amore
George Washington Crosby fa l'orologiaio,anche la sua ora è scoccata,il romanzo si apre con il vecchio patriarca morente e i suoi figli e nipoti tutt'intorno al letto ad accudirlo. Nei momenti di lucidità ,George rammenta la sua infanzia caratterizzata soprattutto dal rapporto disastroso
con il padre,Howard, venditore ambulante, epilettico.
Uno degli episodi più eclatanti della storia fra padre e figlio si verifica l' ultimo Natale che la famiglia Crosby trascorre insieme. Howard , ha parcheggiato il carretto nel piazzale antistante la casa, portato il mulo nella stalla. La tavola è imbandita,la moglie Kathleen e i tre figli l'aspettano. Dopo la preghiera rituale Howard si appresta a tagliare l'arrosto quando l'attacco giunge inaspettato come un fulmine a ciel sereno, che lo colpisce e gli brucia le carni dentro e fuori. Piatti, forchette, cibo tutto cade in terra con Howard.Kathleen si precipita sul marito e gli ficca un cucchiaio di traverso nella bocca, prega George di tenerlo fermo, mentre lei si precipita nell'altra stanza alla ricerca di un bastoncino più solido. Gli spasmi tremendi del corpo paterno fanno perdere l'equilibrio a George, il padre spezza il cucchiaio,le mani di George precipitano nella bocca del padre che le morde a sangue.Kathleen ricompare e limita i danni. Giorni dopo, George sofferente per le dita quasi staccate,prende carro e mulo e fugge via, lontano da quel padre che gli fa paura.Howard a piedi cerca il suo bambino e lo trova a qualche chilometrodi distanza, infreddolito, nella neve. Kathleen aspetta i due e nel frattemto lascia sul comodino della stanza da letto in bella vista la bruchure di una casa di cura per malati di mente dove vorrebbe rinchiudere il marito.Howard riporta il figlio a casa e il giorno
dopo sparisce per sempre senza dire nulla.Ma le sorprese in questo romanzo non mancheranno come non mancherà la poesia.Un racconto toccante che parla dell'amore e della paura di un padre e di un figlio.Paul Harding, prima di vincere nel 2010 il Premio Pulitzer con questo romanzo faceva il batterista in una jazz band, questo romanzo ha proprio un ritmo narrativo jazzistico.Le parole, le frasi sono le carezze del batterista sul tom,poi l'artista passa al rullante ed infine , inaspettato colpisce il piatto il tuono della grancassa chiude e riapre la sequenza.
di Luigi De Rosa