Dettagli Recensione
XOL*?+!KKS
Sì avete letto bene, non sono impazzito!! Il titolo è in codice e se volete scoprirlo dovete prima leggere PopCo (poveri voi!).
Ho pensato a lungo a cosa scrivere in questa recensione e soprattutto a “come”. Appena finito di leggere ho provato una sensazione di sollievo e questo già di per sé vi fa capire quanto mi sia costato portarlo a termine. Il mio primo approccio alla Thomas non è stato dei migliori, le aspettative erano alte, quindi forse è per questo che mi ha deluso.
L’inizio mi aveva incuriosito, le premesse erano interessanti e lasciavano ben sperare. Ho apprezzato molto l’ambientazione, una tenuta nella brughiera inglese ha sempre il suo fascino e da sempre a me piacciono molto le storie che si svolgono in spazi chiusi o comunque molto ben definiti. Poi però diventa tutto molto pesante. I flash-back sull’infanzia della protagonista da intriganti diventano noiosi, esattamente come le descrizioni dei codici (il troppo stroppia). Più divertenti invece alcuni indovinelli.
Tralascio la trama e arrivo al succo. Il messaggio che viene lanciato con forza è l’inquietante potere delle multinazionali nel condizionare i nostri stili di vita. È una denuncia contro le falsità del marketing e di tutto ciò che sta dietro la produzione e la vendita della stragrande maggioranza dei prodotti che compriamo. Tutto molto condivisibile, ma onestamente mi è parso essere trattato per il 90% del libro in modo un po’ troppo radical chic, con un tono quasi compiaciuto, per poi addirittura assumere una visione marxista del capitalismo. Mah…
Sarà che certe cose le ho studiate (quindi capisco di cosa si tratta quando si parla di focus group, tecniche di marketing, teoria delle reti, pensiero laterale, ecc.) e mi appassionano, ma su certi argomenti preferisco leggermi Naomi Klein.
La sensazione è che si tratti di un pot-pourri di tutti i mali del mondo: dallo sfruttamento del lavoro minorile, agli inganni della pubblicità che ti fa acquistare quello di cui non hai bisogno, dalle condizioni disumane in cui sono trattati gli animali destinati al mercato alimentare (da qui l’esaltazione del veganismo) alla necessità di ricorrere alla medicina omeopatica, fino al conformismo che quando sei adolescente ti costringe ad allinearti ai trend dei fighetti della scuola per essere accettato, altrimenti sei considerato strambo.
Se non ci va bene qualcosa, se ci vogliamo contrapporre ad un dato Sistema, personalmente preferisco la parola “ribellarsi” a “sabotare”. Il ribelle si oppone al sistema mettendoci la faccia, il sabotatore lo fa nascondendosi e usando gli stessi mezzi meschini dei potenti, che ti fregano subdolamente facendoti credere di essere dalla tua parte per poi sfruttare la loro posizione per fare solo i propri interessi.
P.S.: dato che comunque non riesco mai ad essere cattivo fino in fondo, ho deciso di dare alla Thomas una seconda chance. Un giorno leggerò anche l’Isola dei Segreti, con la speranza che sia solo una bella storia, senza troppo pretese….
P.S.2: ovviamente il titolo non è in codice, è un semplice raptus da tastiera!!!
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Commenti
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Bella davvero, sentita e ben ponderata! Non lo leggerò...
Tu invece leggi tranquillamente L'isola, ti svagherai un po' ;)
a presto!!! Ciauuu
Secondo me la Thomas non è convincente
Ciao ciao
;)
almeno finora...
faye se vuoi ti regalo la mia copia..
:)))
Peccato che il libro in questione viene da te sconsigliato, gli argomenti potevano essere interessanti...
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L'isola dei segreti ti piacerà secondo me
E' completamente diverso...