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Sopravvivere sul fiume
Il fiume scorre, e anche la vita sbandata di Suttree scorre, si reinventa ogni giorno con le magre opportunita' che il livido corso d'acqua fornisce al protagonista di questo epico affresco della vita misera e grigia della povera provincia americana degli anni '50.
Suttree sopravvive, dopo aver scontato la sua pena, in una fetida baracca ai bordi del fiume, ove si guadagna quel poco che gli basta per vivere pescando e barattando pesci gatto.
Sul suo cammino ecco apparire, quasi come portati dalla corrente, bizzarri ed inquietanti personaggi, tutti randagi e perdenti almeno come colui che li accoglie, li ascolta, li osserva ma non li giudica e non pretende di condizionarli, forse conscio della propria estrema ineluttabile marginalita' in un territorio gia' al confine da ogni civilta'.
Non e' certo un libro facile o piacevole, questo di McCarthy, ma quale libro di questo staordinario e apocalittico autore lo e' stato fino ad ora? Forse in quest'opera, corposa e composita piu' di altre, maturata in tempi creativi piuttosto lunghi, emerge definitvamente il senso epico di una categoria di miserabili e reietti finalmente protagonisti assoluti di un mondo disperato, eppur cosi' umano.