Dettagli Recensione
l'equilibrio della natura
Siamo in Cina, in piena rivoluzione culturale. Gli studenti recalcitranti o appartenenti a famiglie non totalmente conformate vengono spediti in campi di lavoro nelle praterie della regione mongola. Devono adattarsi alla vita locale, al freddo di intensi inverni, al caldo di afose estati, alla fatica di lavori antichi: l'allevamento di pecore e cavalli. I nostri giovani amici ci portano alla scoperta di questo mondo legato a doppio filo alla natura. Si innamorano del modo di vivere del popolo della prateria. E si innamorano del lupo, animale simbolo e leggendario, re al di sopra degli uomini. E' un inno alle leggi della natura che da sempre governano il mondo e che l'uomo si ostina a voler piegare alla propria avidità. E' un inno al lupo, un animale di grande fascino, di estremo coraggio, di raffinata intelligenza. E' un inno a quell'uomo che vive nella e della natura, conservandola e non stravolgendola. E' un interessante documentario sulle usanze della popolazione mongola. Su di me ha fatto centro, ma è stato facile data la mia predisposizione a storie di questo genere, con tanti animali, spazi aperti, momenti di riflessione alternati ad esplosioni di azione.