Dettagli Recensione
Il postino Cileno
1969 Mario Jimenez è uno scapestrato sognatore di Isla Negra nel Cile,la svolta del suo destino si trova su “un avviso sull’invetriata dell’ufficio postale”del suo paese,diventa postino,l’unico cliente il Vate,Pablo Neruda. Mario impara attraverso le metafore e l’amicizia del poeta a incanalare i suoi sogni,a concretizzarli,la sua vita prende una svolta definitiva,un senso,un ideale,e soprattutto l’amore,che si concretizza nelle splendide fattezze di Beatriz Gonzalez. Sono gli anni lieti di Mario,di Neruda che vince il premio Nobel per la letteratura,per il Cile che in Allende,primo governo Marxista democraticamente eletto,trova la sua guida tanto agognata. Ma saranno anche gli anni del Golpe militare di Pinochet,e Mario Jimenez ,attraverso lo splendido romanzo di Skarmeta diventa,come il Don Pablo insegnò al suo postino,la metafora del popolo Cileno. Sono 120 pagine di serenità,di sole,di amore,di amicizia,condite da qualche sana scenetta di sesso esplicito,lo stile è scorrevole,ammiccante,ironico,ma la vera grandezza del romanzo si percepisce solo dopo aver letto le ultime tre pagine. Un monumento di Skarmeta al suo Cile , ma soprattutto ai Cileni.
P.S. Non ho visto il Film,e ne sono felice,non amavo Troisi,e la Cucinotta mi stà sui co…i!
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io ho visto anche il film,
amavo Troisi...