Dettagli Recensione
Indigestione di vita!
Ispirato, coinvolgente, di una sensibilità unica, scritto benissimo, è un romanzo di una categoria superiore.
È un libro da gustare, da centellinare, va letto con calma, senza frenesia, assaporando fino in fondo ogni parola, ogni immagine, ogni descrizione.
La storia esplora il mondo degli adolescenti presentando un affresco meraviglioso di quanto l’altruismo, l’amicizia e l’amore possano avere une effetto dirompente anche in casi drammatici. Affrontando il problema della droga e dello sfruttamento minorile, la storia è raccontata attraverso gli occhi di due giovani che non si conoscono, ma che si rincorrono per le vie di Gerusalemme a causa di un cane abbandonato.
Assaf ha ricevuto il compito di ritrovare il padrone di Dinka, una cagnetta intelligente che lo trascinerà (nel senso letterale del termine) in una avventura on the road nei luoghi familiari a lei e alla sua padrona.
Tamar è una giovane che ha deciso di salvare a qualsiasi costo il fratello dal vortice della droga, è sparita di casa per attuare il proprio piano e nessuno sa che fine abbia fatto.
Da buon maratoneta Assaf corre dietro a Dinka incontrando svariati personaggi, ognuno dei quali gli racconta una “Tamar diversa”, ma con un unico comun denominatore: il suo magnetismo. E così anche lui sarà calamitato da questa misteriosa ragazza a cui tutti vogliono bene e pur di portare a compimento la propria missione affronterà pericoli e avventure, che lo aiuteranno a conoscersi meglio scoprendo nuovi e inaspettati lati del proprio carattere.
Ogni incontro riserva una storia, un vita, un mondo da scoprire in cui immergersi e da cui lasciarsi travolgere. Le descrizioni sono potenti e alcune espressioni di una intensità sconvolgente. Ne cito giusto una che descrive lo stato d’animo di una suora che esce dopo decenni di clausura: “se c’era al mondo la possibilità di fare un’indigestione di vita e di morirne, quello era il momento”.
Pur in una situazione difficile, l’incontro tra Assaf e Tamar è qualcosa di una dolcezza infinita, Grossman riesce a descrivere perfettamente l’entusiasmo, i brividi, l’emozione ma anche la paura che ti prende quando senti che dentro di te si smuove qualcosa quando sei vicino ad un’altra persona, quando non vedi niente intorno a te perché “il mondo è negli occhi dell’altro”. Sono pagine meravigliose che ti fanno venir voglia di tornare adolescente per rivivere quelle sensazioni.
Assaf e Tamar sono due personaggi che, almeno per il sottoscritto, sono immediatamente entrati nel Gotha della letteratura contemporanea: voglio loro un gran bene e li porterò sempre nel mio cuore!!!
È un libro che ti fa esclamare "quanto è bello leggere!"... consiglio anche a voi di fare un giro per Gerusalemme.
P.S.: se mai avrò un cane lo chiamerò Dinka!!
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Commenti
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E' un libro davvero molto bello e mi ha sedotto dall'inizio alla fine!
Ciao ciao
Mi è venuta una gran voglia di leggerlo !
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a presto, faye