Dettagli Recensione
piazza vittorio
Ho comprato il libro attirata dal titolo e dalla bellissima copertina, due presupposti che di solito possono aiutare nella scelta, se si va un po’ alla cieca come ho fatto io con questo autore algerino.
Mi è andata più che bene, perchè il libro mi è piaciuto molto.
Il breve romanzo è ambientato a piazza Vittorio (Roma) in un piccolo palazzo abitato da personaggi diversissimi tra di loro per cultura e provenienza. Sullo sfondo di questo colorato spaccato della società multietnica si è consumato l'omicidio di uno dei condomini soprannominato "Il Gladiatore".
L'omicidio sarà il pretesto che darà voce ai vari protagonisti del romanzo, si sfogheranno non solo parlando di Amedeo, inquilino del palazzo e unico sospettato, ma anche dei loro piccoli drammi che vivono quotidianamente a piazza Vittorio.
Ne emerge un racconto corale, ironico, dove vengono sottolineate le diversità di ognuno attraverso luoghi comuni, modi di pensare, limitazioni culturali e di non conoscenza del diverso che sfocia il più delle volte nell'intolleranza verso lo "straniero".
Ma lo straniero non è solo Johan l’olandese o Igbal il bengalese, ma è anche Benedetta la napoletana o Antonio il milanese.
Un concentrato sociologico che si sviluppa attorno al tanto temuto e odiato ascensore condominiale!
Una perla che fa sorridere e allo stesso tempo fa riflettere sugli svariati luoghi comuni che animano la nostra società.
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