Dettagli Recensione
realtà fantastica
Trama_ Il romanzo parla di una famiglia, i Buendía, e ne segue le vicende per sei generazioni, in uno sperduto villaggio tra le paludi, Macondo.
Partendo dal fondatore del villaggio e capostipite José Arcadio Buendía, si vengono raccontati eventi e personaggi che sembrano seguire un percorso comune, nel quale si intrecciano migliaia di vicende ma tutto rimane invariato.
Dopo tutta una serie di fatti, nascite, morti, amori e battaglie si arriva all’ultimo della stirpe, Aureliano, che riuscirà a capire, ripensando alla storia della sua famiglia, l’incapacità di evolversi, di cambiare, nonostante l’impegno, le guerre e le conquiste affrontate per questo.
Personaggi_ Colonnello Aureliano Buendía: figlio del capostipite José Arcadio, è famoso per essere diventato comandante delle forze rivoluzionarie, prendendo parte a 32 battaglie (tutte perse). Ha avuto "17 figli da 17 mogli diverse, è sfuggito a 14 attentati, a 73 imboscate e a un plotone d’esecuzione, sopravvissuto a una dose di stricnina nel caffè". Durante la vecchiaia si è ritirato a Macondo e l’ha passata facendo e disfacendo pesciolini d’oro. E’, dei tantissimi, forse il personaggio chiave del libro, perché più degli altri dimostra l’impossibilità di cambiare degli uomini. E’ una persona estremamente riservata, pensierosa, seria, ma molto ribelle.
Luogo e tempo_ Tutta la vicenda si svolge a Macondo, un immaginario e fantastico paese immerso nella foresta colombiana. La storia si svolge in un tempo “fuori dal tempo”, dove passano gli anni, arrivano delle scoperte scientifiche dall’Europa, ma tutto sembra restare invariato e sembra essere un ciclo infinito.
Analisi_ Il tempo della storia è maggiore del tempo del racconto, e ci sono continui e grandi flashback e riferimenti al futuro tramite delle frasi che sembrano buttate lì, che raccontano delle analogie con quello che sta succedendo e quello che è successo o deve succedere. Il narratore è esterno e onnisciente, focalizzazione zero. Non ci sono lunghi dialoghi.
Questo libro mi è piaciuto molto, sia per lo stile dell’autore, sempre scorrevole e piacevole, anche se abbastanza complesso, sia per la storia raccontata, che non conta molto in sé, ma che ha un significato forte sotto la vicenda narrata. Inoltre è bello per il continuo passaggio tra realtà e fantasia, tra serietà e divertimento, e per “l’amara” ironia che è continuamente presente nel libro.
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Commenti
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queste non servono a nulla!!!
una persona che li legge finirebbe per non leggere il libro perchè lo hai praticamente descritto TUTTO tu...
con questo non voglio essere offensiva,non fraintendere...non voglio insagnare nulla a nessuno anzi...sono io che devo imparare ma...un semplice consiglio,se vuoi acccettarlo:non esagerare con i riassunti,descrivi più le tue emozioni,cosa ti hanno trasmesso le figure dei protagonisti.lo stile dello scrittore...
un caro saluto,
Gio
ciao;)
AHAHAAHAAHA!!!!
tranquillo...non avevo alcun intento offensivo nè didascalico...
solo un consiglio come ha detto giovanna!
saluti
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