Dettagli Recensione
tutto perfetto, ma il finale...
BREVE RIASSUNTO: il romanzo racconta le vicende di David Martìn, un giovane scrittore che vive in povertà a Barcellona negli anni ’20 del Novecento. A diciassette anni il direttore del giornale per cui faceva l’apprendista gli dà l’opportunità di pubblicare dei racconti a puntate in una pagina dedicata sul “Voz de l’industria”. Lui la sfrutta molto bene e, grazie al suo talento, comincia a farsi notare e a suscitare delle invidie tra i colleghi più grandi. Per questo il direttore decide di licenziarlo; comunque David riesce a trovare una casa editrice che lo assumerà, costringendolo però a pubblicare dei romanzi uno dopo l’altro in successione sotto lo pseudonimo di Ignatius B. Samson. Dopo parecchi mesi e migliaia di pagine, però, lui comincia a sentirsi distrutto e va da un medico, che gli diagnostica un tumore al cervello, il quale lo ucciderà nel giro di un anno al massimo. Nello stesso momento, David riceve l’offerta di Andreas Corelli, un misterioso editore, il quale mette sul piatto 100.000 franchi e la prospettiva di guarire dalla malattia. In cambio, però, gli commissiona una sfida molto difficile: creare per suo conto una nuova religione.
PERSONAGGI PRINCIPALI: DAVID MARTÍN- è il protagonista e ne vengono raccontate le vicende dall’infanzia fino alla mezza età. Inizialmente è un ragazzo pieno di passione per i libri e la letteratura, ma man mano che passano gli anni e che si susseguono problemi sempre più grandi, lui cambia e comincia a vedere la vita con disillusione e in modo estremamente critico e cinico.
ISABELLA- anche lei aspirante scrittrice, quando David diventa famoso fa di tutto per diventare la sua assistente (riuscendoci) e imparare da lui il mestiere. Assomiglia molto al protagonista da giovane, con la differenza che però lei non cambierà e manterrà anche da adulta un grande entusiasmo e vivacità, che la aiuteranno a non abbattersi mai.
ANDREAS CORELLI- è uno sconosciuto ma apparentemente ricchissimo editore dalle ambizioni altissime e probabilmente esagerate, e per soddisfarle non si fa scrupoli a diventare il mandante di omicidi o incendi o altri tipi di intimidazioni. David comincerà ad un certo punto della storia a dubitare della sua moralità e a indagare sul passato.
IL TEMPO: il tempo della storia dal 1917 (con flashback anche negli anni precedenti) alla fine degli anni Venti, e il romanzo si conclude con un salto in avanti al 1945.
IL LUOGO: è ambientato esclusivamente a Barcellona, definita spesso la ‘città delle ombre’ per il suo clima movimentato e allo stesso tempo oscuro e malavitoso.
IL NARRATORE: il narratore è interno, e si esprime attraverso la persona del protagonista David Martìn. Il punto di vista è sempre quello del protagonista, e la storia sembra essere raccontata dal narratore anni dopo che si sono svolti i fatti.
GIUDIZIO PERSONALE: questo romanzo mi è piaciuto molto, sia per lo stile veloce, ironico e scorrevole dello scrittore, sia per la storia narrata in sé, che mi è sembrata originale e ben sviluppata. Leggendolo a volte si prova un po’ di dispiacere per il protagonista, a cui periodicamente si aggiungono nuovi problemi, che sembrano sempre gli ultimi perché si pensa che peggio di così non possa andare, mentre regolarmente accade qualcosa che lo fa sprofondare ancora di più.
Tutto questo, però, ad esclusione degli ultimissimi capitoli.
Infatti non mi è piaciuta la conclusione del racconto, che mi è sembrata un po’ improbabile e poco chiara, e che secondo me non risponde alle aspettative che ci si fa man mano che si legge il libro.