Dettagli Recensione
Il manuale del giovane naufrago addestratore
Appassionante. Coinvolgente. Tenero e crudele. Vero ed impossibile. Una bellissima lettura. L'ho divorato. All'inizio è divertente, quasi comico in certe situazioni. Poi, improvvisa, la tragedia ed il giovane Piscine si ritrova su una scialuppa di salvataggio nel mezzo dell'oceano assieme ad uno stupendo esemplare di tigre del bengala.
La scialuppa è un 8 x 2. Mica uno yacht briatoriano. Già sarebbe complicato condividerlo con un bipede umano. Figuriamoci con un quadrupede di oltre 200 kg, per giunta di bocca buona e denti aguzzi. E' proprio questa l'idea strabiliante del romanzo: uno compagno di sventura assurdo ma indispensabile. Che impedisce al nostro eroe, cresciuto nello zoo del padre, di addormentare mente e spirito e morire di inedia.
E' un inno alla vita ed alla forza incredibile dell'uomo che si sprigiona nei momenti di difficoltà. Uomo che non accetta di morire senza combattere, che rimane aggrappato con i denti a questo mondo. Che ritorna animale.
Piscine è vegetariano convinto, ma inizia a mangiare tartarughe marine e suricati. Diventa un provetto pescatore. Mantiene se stesso e la tigre. Ed alla fine... Leggetelo. Non penso ve ne pentirete.