Dettagli Recensione
Un'opinione dalla parte dei carnefici...
Prima di iniziare il commento sul libro vorrei effettuare alcune considerazioni sul titolo, poichè prima di leggere questo libro, mi sono chiesta molte volte che significato avesse "Le benevole" in un argomento che di benevolo non ha proprio nulla...
Le Eumeidi o Erinni erano considerate nella mitologia greca le personificazioni femminili della vendetta, dette anche "Furie" nella mitologia romana. Si tratta di tre sorelle demoniache abitatrici degli inferi "Aletto, Megera e Tisifone". Secondo la più accreditata interpretazione, esse rappresentavano il lancinante rimorso che scaturiva nella mente dell'uomo dopo aver commesso i fatti di sangue più efferati; al fine di placarle vennero chiamate anche "Eumenidi" ossia "Le benevole".
Il protagonista, un ufficiale delle SS ci narra in prima persona gli orrori del Nazismo che ha commesso durante la guerra per obbedienza, come se fossero delle azioni perfettamente normali che chiunque secondo lui, avrebbe potuto effettuare se si fosse trovato nella sua situazione...
Ma all'inizio del libro lui afferma di non pensare al suicidio come soluzione dei suoi delitti, segno tangibile, che il peso di quelle azioni grava comunque su di lui come un macigno... anche se egli vuole cacciarlo via con scuse e vane giustificazioni.
Pensando che l'autore di questo libro è un ebreo, direi che forse il suo scopo è di far vedere il comportamento del carnefice sotto la luce più odiosa e la più scandalosa verità.
Nt. per i contenuti e la violenza si sconsiglia questa lettura ai ragazzini e alle persone impressionabili.
Consigliato a tutti coloro che vogliono conoscere la storia da tutte le angolazioni...
Saluti.
Ginseng666