Dettagli Recensione
un po' di pausa
Questo libro mi è stato regalato qualche giorno fa, da due care amiche. Il romanzo in sé è piacevole, ma è stato reso speciale dalla dedica: poche righe per scaldare il cuore con sincera amicizia.
La trama è abbastanza classica. Ambientato in India, a cavallo del 1900, protagonisti la fanciulla più bella e speciale dell’intera regione, l’eroe cacciatore, ovviamente bello come il sole e innamorato contraccambiato dalla ragazza, il povero terzo incomodo, la vecchia e saggia nonna della ragazza, e tutti i membri della famiglia che fanno da comparse. Ovviamente i due innamorati non possono stare assieme: le vicissitudini, i dolori, il duro lavoro per il riscatto allungano i tempi per raggiungere finalmente la serenità e la maturità.
La lettura è scorrevole, dopo aver preso un po’ di confidenza con i nomi indiani.
Le atmosfere sono ben costruite, i personaggi ben delineati e i luoghi descritti ottimamente. Leggendolo, viene in mente “L’ultima concubina”: molto simili nella struttura e nelle atmosfere, eppure molto diversi.
Un piacevole intermezzo che fa riposare la mente, senza bisogno di “psicanalizzare” i personaggi per “interiorizzare” chissà quali insegnamenti...
Indicazioni utili
Memorie di una geisha