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Una lettura edificante
Un libriccino di poche pagine che sa regalare forti emozioni. Quando lo lessi per la prima volta ero veramente una ragazzina e mi ricordo che, appena lo finii, andai a scuola e chiesi alla professoressa come mai ci desse da leggere sempre dei mattonazzi assurdi, mentre questo piccolo capolavoro non era mai stato preso in considerazione: lei non seppe cosa rispondermi, probabilmente non l'aveva mai letto.
E' invece un libro molto importante, non solo per la testimonianza che dà di un periodo storico che dovrebbe essere sempre presente davanti ai nostri occhi per la sua crudezza e tragicità, ma anche perché è una lettura estremamente edificante e suggestiva. Lo rilessi anni dopo e fu sempre capace di provocare in me profonde emozioni. Ricordo con nostalgico affetto la commozione che mi suscitarono le ultime pagine... molto probabilmente è stato uno dei libri che mi ha portata ad amare così tanto la lettura.
Al di là del contenuto (la splendida storia di un'amicizia apparentemente impossibile, ma concretizzata nel modo più spontaneo e genuino), lo stile di Uhlman è schietto e scorrevole e ci fa assaporare il gusto dolceamaro di queste poche pagine, facendo sì che lascino un solco profondo nelle nostre menti e nei nostri cuori.
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Commenti
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Grazie Faye
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Uhlman in Germania viene letto non "separato", infatti, ma attraverso quello che è il "vero libro"...la trilogia del ritorno che in Italia mi pare sia edita da Guanda e da TEA.
A tutti gli amanti di questo classico voglio dire che l'opera rimane mutila senza avere letto anche gli altri due libri della trilogia.