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Il gioco dell'angelo
2011-01-02 14:49:47
Jan
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Tristezza.
Il testo ha il sapore evidente di un seguito...con alcune varianti involutive.
Prima di tutto Zafon approfondisce la sua attenzione scritturale nell'esoterismo più esteriore e banale; in secondo luogo i personaggi presentano la triste caratteristica di essere definiti fin dalla loro comparsa.
Il Male si presenta in bianco; la villa è immediatamente presentata con accenti da film horror di terz'ordine; il ritrovamento dei cadaveri segue, in maniera quasi didattica, tutto ciò che un bambino può riconoscere come iter pseudopoliziesco.
Di questo libro vorrei poter dire:"Meglio sarebbe non fosse mai nato"...
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