Dettagli Recensione
tra amore e odio...
Un uomo è prigioniero della moglie, vive segregato nel suo appartamento parigino in seguito ad incidente che lo costringe a vivere in posizione orizzontale.
La moglie,bulimica, gli impedisce di vivere,di mangiare,di uscire di casa e dal suo letto.
Un monologo dove l'uomo ancora DOMINATO dall'amore per la moglie, Christine, è immerso in una sorta di delirio che passa dall'odio all'amore,al desiderio che,nonostante tutto,riesce ancora a provare per quella donna che si sta ormai trasformando in un pachiderma e in essere moralmente MOSTRUOSO.
Le descrizioni della sua sopravvivenza come prigioniero,i trucchi che escogita per procurarsi il cibo, narrati in modo minuzioso, rendono il romanzo ESTREMO nella sua complessità di sentimenti che,pur essendo contorti,rappresentano una triste realtà di alcuni aspetti dell'amore quando finisce,quando uno dei due non è piu' amato,il dominato che diviene persino vittima dei mali del suo DOMATORE: il protagonista si rispecchia nel continuo ingrassare bulimico della moglie,annega nel CORPO DI CHRISTINE, in questo modo esprime il suo incessante amore trasformando,cosi, le due esistenze,ancor piu' al limite della follia.
E un odio che sembra poter nascere solo dall'amore anche se,con l'amore,ormai non ha piu' nulla a che vedere.
Un romanzo d'esordio dallo stile decisamente FEROCE persino pervesro nella sua "delirante lucidità",un'analisi spietata dei sentimenti che in parte svela le "meschinità" nascoste nelle relazioni sentimentali,una danza in bilico tra le finzioni che mettono in scena le menti dei personaggi e la trasparenza dei corpi che non rivelano altro se non ciò che realmente sono.
"Siete nel mio mondo e non mi conoscete.
Siete nel mio mondo e vi siete persi Christine.
Emeriti imbecilli.Vi sieti persi il meglio."