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squisito, un libro da "leccarsi gli occhi"
Con molto piacere, ho visto il film tratto da questo romanzo. Naturalmente non poteva essere "assolutamente" fedele al libro, tuttavia ha mantenuto lo spirito e la leggerezza di quest ultimo.
Si narra di Vianne Rocher e sua figlia Anouk, e del loro arrivo in un villaggio della Francia. La loro comparsa porta scompiglio nel piccolo bigotto paesino, specialmente quando Vianne apre una cioccolateria proprio durante la Quaresima. Si intrecciano così le vite di madre e figlia con Josephine Muscat, la quale trova la forza di ribellarsi al marito violento e diventa amica e aiutante di Vianne, Armand, padrona di casa che ama fare di testa sua, lo zingaro Roux, che entrerà nel cuore di Vianne. Ovviamente non mancano gli antagonisti: Caroline, figlia di Armand, testarda quanto la madre, ma con un carattere freddo e altero, e Reynaud, il curato del paese, intransigente e severo, troppo preso dalla sua missione di redenzione per accorgersi della sua umana fragilità.
L'intero romanzo è scritto in prima persona, sia da Vianne che dal curato. Si viene così a creare un dualismo che permette di vedere entrambe le prospettive dei due rivali. Le parti di Vianne sono percorse dal vento, che l' ha sospinta per tutta la sua vita, fino ad arrivare a Lansquenet, mentre Reynoud dialoga (ma più che un dialogo è un monologo, in quanto non ottiene mai alcuna risposta), col padre, curato prima di lui.
E' una storia molto briosa, che dura tutta una Quaresima, ma che descrive molto bene l'accoglienza che un piccolo paesino riserva alla novità e alla libertà, soprattutto di pensiero.