Dettagli Recensione
".....ricordare era un modo per dimenticare."
"Il corpo di Rosmarie si era rotto prima di potersi trasformare completamente. Le ragazze erano libellule, che passavano mesi e mesi in acqua, mangiando e compiendo diverse mute, finchè un bel giorno, terminata la crescita, si arrampicano su una pianta per completare la metamorfosi e spiccare il volo. Anche Rosmarie aveva provato a volare. Ma non ci era riuscita."
Un libro corto ed intenso dove ci viene trasmesso il dolore per una perdita improvvisa, causata da un incidente banale, che ci fa sentire non completamente felici per il resto della vita...un dolore che abbiamo dentro di noi, radicato e profondo, i sensi di colpa che condividiamo con chi ha diviso l'amicizia e l'amore per la persona che non c'è più, mai cresciuta e mai diventata adulta.
Un libro che fa riflettere dolce, delicato e pieno di richiami agli odori della nostra infanzia nei giardini dove si giocava, si raccontavano i nostri problemi e i nostri grandi segreti!
Con grande amore la scrittrice affronta il problema della demenza senile!