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Il calore del sangue
 
Il calore del sangue 2010-11-07 16:31:08 Cristina V
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Cristina V Opinione inserita da Cristina V    07 Novembre, 2010
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Da leggere!


Questo romanzo, breve e noto, è un piccolo gioiello, che consiglio vivamente.

La vicenda inizia in modo tranquillo.
Originale la figura della voce narrante, il vecchio Sylvestre, play boy in ...disuso, che vive una vita solitaria , limitandosi ad osservare ciò che avviene intorno a lui, in questa tranquilla parte della provincia francese....
E pare che avvenga poco; le solite vicende, fidanzamenti, matrimoni, famiglie serene...
Ma qualche frase già fa presagire, fa intuire che non tutto è come sembra.
E mentre l'enigmatico Sylvestre continua ad osservare la piccola umanità che gli ruota intorno , si dipana ai nostri occhi tutta una storia di relazioni proibite, di tradimenti, di menzogne, di delitto.
Niente è come sembra, insomma.
Ed il finale , a sorpresa, è degno dei migliori gialli!

Mi sorprende sempre , nella Némirovsky, la capacità di rendere attuali -ed eterni - i drammi affettivi, le debolezze d'amore.
Scritto nel 1937, cioè più di settant'anni fa, racconta la passione, i cedimenti, le trasgressioni, come se fossero di oggi. Come quelli di oggi, nè più nè meno!

Certe riflessioni, certi brani, mi hanno dato da pensare.
Altri , li ho riletti un paio di volte.

Uno a caso.
..."Un gruppo di persone IN ETA' MATURA emana un senso di imperturbabilità : i loro organismi danno l'impressione di aver digerito tutte le portate pesanti, amare, piccanti della vita, eliminato tutti i veleni, e per dieci o quindici anni essi si trovano in uno stato di equilibrio perfetto, di invidiabile salute morale.
Sono soddisfatti di sè.
Il faticoso e vano lavorìo con cui la giovinezza tenta di adattare il mondo ai proprii desideri l'hanno già compiuto.
Hanno fallito, e ora si riposano.

Dopo qualche anno tornerà a invaderli un sorda inquietudine, e stavolta sarà quella della morte: essa altererà i loro gusti in modo imprevedibile, li renderà indifferenti, stravaganti o bisbetici, impenetrabili per le loro famiglie, estranei ai loro figli.
Ma tra i quaranta e i sessant'anni, queste persone godono di un'effimera pace."

Ho volutamente citato solo un brano di "riflessione", non toccando la storia: quella deve essere letta "da sè", senza averne già assaggiati dei passi.

Assolutamente consigliato. Alle donne in particolare!


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