Dettagli Recensione
toccante!
Pur essendo un'amante del noir mediterraneo, non ho apprezzato la trilogia di Jean-Claude Izzo, nè come contenuto, nè come stile di scrittura.
Non so spiegarne il motivo, ma non sono proprio riuscita a "farmela piacere"!
Questo è il motivo per cui ho indugiato ad avvicinarmi al romanzo Il sole dei morenti.
L'ho iniziato, e sono stata ...fulminata sulla via di Damasco: una rivelazione!
E' certo uno dei romanzi migliori da me letti nel 2007, che ogni tanto vado a riguardarmi qua e là, per rileggere alcune frasi particolari.
E' una storia così dura e straziante, che lascia un segno profondo.
La storia di una discesa..agli Inferi; l'autodistruzione di un uomo a cui la vita aveva regalato tutto: benessere, affetti, serenità.
Eppure, per una serie di perversi meccanismi, tutto ciò viene a mancargli, ed il declino è rapido e senza ritorno.
Il romanzo è la storia, innanzitutto, di un grande amore, un amore finito male, ma che continua ad aleggiare come una presenza dolcissima , fino alla fine...
E poi è la storia di Rico e della desolata umanità che gli ruota intorno: i clochard, di ogni tipo e genere..
E' una storia toccante, tratteggiata con toni asciutti ma efficaci e sinceri.
Il mondo che l'autore narra è reale, molto reale: io lo conosco bene, frequentandolo per ragioni di volontariato.
Quanti barboni incontriamo , sudici, abbrutiti, talvolta stravaganti.... : dietro di loro si celano storie di ordinaria povertà, o "nuova " povertà, rovesci di fortuna, di malattia, d'amore...
Come il nostro Rico.
Un breve passo,struggente.
"...nella sua mente ( di Rico) fu un cielo azzurro. Un cielo da mistral. Pensò all'amore. A quello che era stato l'amore. Al piacere di amare. Alla tenerezza dei giorni. Alla delicatezza degli attimi. A tutto quello che voleva dire la felicità condivisa. a quella leggerezza sempre necessaria, indispensabile, delle parole, dei gesti, dei pensieri...".
Un romanzo che fa riflettere, che commuove, che resta dentro!
Consigliato.