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I dolori, la solitudine e l'ossessione di Juan Pab
Questo libro ci fa capire una cosa importante sulla vita in generale e sulla letteratura in particolare; se le cose vengono fatte dopo una lunga meditazione e un continuo impegno si riesce ottenere il meglio da noi stessi, e da chi ci circonda. Un libro bellissimo, e questo Ernesto Sabato è un signor scrittore. Mi ha colpito molto il modo di essere di questo Juan Pablo, la storia d'amore, o meglio il rapporto a 360 gradi che si crea tra lui e la Maria Iribarne, una donna brillante, piena di vita e iniziativa, e anche molto disponibile con Castel. Lei sa come tirarlo fuori dalla oscurità del tunnel della sua solitudine, mettendosi tra lui e la sua arte... è infatti così che lei entra nel suo mondo, osservando uno dei suoi quadri esposti in una galleria. Quando Juan Pablo scopre che la sua amata non è proprio la persona che lui si aspettava che fosse, allora scatta nella sua testa il relè della follia, uccidendola. Un personaggio molto particolare, che non riesci a giudicarlo del tutto, perché è una vittima del suo isolamento, innamorato della sua arte e schiavo dei suoi sentimenti. Sono rimasto abbastanza colpito dal modo di raccontare di Ernesto Sabato; il lettore si sente un partecipe nella storia e spesso finisce per confrontarsi con Juan Pablo. L'autore da l'impressione di non essere mai presente nella storia, ma capisci che è onnipotente... e, a essere sinceri, io ho provato stimolante il fatto che mi sono sentito un suo discepolo almeno per una giornata...