Dettagli Recensione
La libreria del buon romanzo
A Parigi, due appassionati lettori, di alta narrativa, Francesca e Ivan teorizzano e poi aprono, in società, la libreria ideale: una libreria che venda solo romanzi e solo di altissima qualità indipendentemente dal fatto che siano classici o novità. La chiamano “Al buon romanzo”.
Per selezionare quelle che devono essere le opere vendute nella libreria creano e si affidano ad un comitato di grandi lettori/scrittori che forniranno l'elenco dei titoli da tenere. La libreria ottiene un grande successo di pubblico e di vendite ma anche invidie e critiche. La cosa si fa pericolosa quando alcuni dei membri del comitato, che dovevano rimanere segreti, subiscono attentati e minacce. Questo pericoloso cocktail di successo, critiche, boicottaggi e attentati minerà la vita del Buon romanzo e dei suoi creatori.
Un libro affascinante perché si parla di libri, letteratura, libreria. Ci si sente parte in causa nel creare la libreria perfetta e mentre si legge a chi non verrà in mente una lista di libri che devono stare nella libreria dei sogni?
Laurence Cossè, sviluppando il racconto farà passare lo stato d'animo del lettore, piano piano, quasi senza accorgersi, da entusiasta, a battagliero fino alla delusione e ad un pizzico di tristezza finale per poi lasciare campo alla speranza. La speranza che anche da noi nasca “Al buon romanzo”.