Dettagli Recensione
A metà tra magia, politica e amore.
"Gabriella" rappresenta un punto di svolta nella narrativa di Amado, che, all'inizio della sua attività di scrittore, aveva scritto per lo più dei romanzi di argomentazione politica e di denuncia sociale.
Con questo romanzo Amado non abbandona il Brasile, né le sue problematiche, ma aggiunge quel tocco di bonaria ironia e di magia che caratterizzeranno, d'ora in poi, i suoi romanzi.
E' una storia d'amore, o tante. Ma è anche la storia di Ilhéus, cittadina divisa tra un futuro che impaurisce e un passato che inizia a pesare. Una cittadina in cui si snodano i destini dell'arabo Nacib, proprietario di un bar, e di Gabriella, ragazza speciale, poverissima, appena venuta dal Sertao in cerca di lavoro.
Amado ci fa innamorare della semplice magia di questa ragazza, che si porta alle spalle un vissuto difficile, ma con leggerezza.
Gabriella ama, cucina, passeggia per la strada soffermandosi di tanto in tanto per giocare coi bambini, sfama i gatti randagi e non si interroga mai su questioni che non capisce.
E' un essere in simbiosi con la natura, indifferente al denaro, alla politica, ai pettegolezzi delle comari.
In una Ilhéus ancora flagellata da usanze barbariche quali il delitto d'onore, Gabriella, ma non solo, porterà una sferzata di novità, di libertà.
Amado riesce, con grande perizia e con quell'atteggiamento empatico e benevolo che caratterizza la sua scrittura, a dipingere una galleria di ritratti femminili memorabili.
Non solo Gabriella, dunque, con il suo profumo di garofano e la pelle color cannella, ma anche Malvina, Gloria, Ofenìsia.
Tutte queste donne segnano in qualche modo il destino di Ilhèus.
Ofenìsia, personaggio leggendario, fa parte per lo più della mitologia di Ilhèus, che ricorda ancora i suoi tormenti per un amore infelice.
Malvina, la studentessa ribelle, si fa portavoce del desiderio di emancipazione della nuova generazione, noncurante dei pettegolezzi e decisa a guadagnarsi da vivere senza l'aiuto di un uomo, libera di innamorarsi di chi le pare.
Gloria, la mantenuta, rappresenta una tipologia di donna spesso presente nella narrativa amadiana, e cioè quella della ragazza bella ma povera, condannata a fare la vita poiché priva di alternative. Anche Gloria, però, troverà il modo di riscattarsi.
Tra intrighi politici, povertà, lotte tra colonnelli del cacao, massaie curiose e fannulloni che si radunano al bar per chiacchierare, Amado ci versa uno spaccato di Brasile abbagliante, a metà tra ironia e un pizzico di amarezza.
L'amore, però, prevale su tutto il resto, e non è l'amore stucchevole, patinato, prevedibile che si ritrova in certe storie: è un amore che, come Gabriella, esiste, ma è impossibile da spiegare.
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Ce l'ho questo libro, prima o poi riusciro' a leggerlo !