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Suttree
 
Suttree 2010-09-26 11:46:06 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    26 Settembre, 2010
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Brutti sporchi e cattivi

Ho letto questo libro incuriosito dalle recensioni entusiastiche e dal fatto di aver apprezzato "La Strada" dello stesso autore. Devo ammettere di essere rimasto sconcertato in senso positivo e succede raramente.
Non è un libro per tutti, McCarty in due righe arriva al cuore ma bisogna sedersi e ascoltare con calma perchè già le meravigliose pagine introduttive ti fanno capire che non sarà un libro comune.
Pochi autori hanno la capacità di rendere così bene le descrizioni dei luoghi , è una scrittura molto evocativa, piena di similitudini azzeccatissime e metafore che sfiorano la poesia, ma ad un ritmo lento, come lo scorrere del fiume Tennessee.
McCarty racconta la vita di una desolata piccola cittadina americana , triste, sporca, dimessa, sembra un orefizio del mondo, attraversato da un fiume malsano sul quale il protagonista fa il pescatore .
I personaggi che abitano questa cittadina sono degni di tanta pochezza, uomini macilenti e disillusi, ubriaconi, violenti, folli, che si trascinano da un posto all'altro ognuno con il proprio fardello di disillusioni e rabbia, come se vivere fosse una condanna da scontare senza possibilità di scampo.
Il fiume Tennessee è il simbolo della vita che scorre e va avanti,lentamente , tra gli avanzi del mondo, che ti nutre ma reclama il suo tributo di sangue , il tutto a dispetto delle singole vite dei personaggi per i quali sembra che niente cambi mai.
Lo stesso protagonista è un uomo che ha scelto di esiliarsi in questo luogo e vive alla giornata, partecipe delle piccole grandi tragedie che lo circondano ma in modo disincantato quasi avesse la consapevolezza di non avere le carte per cambiare il corso della "partita".
L'unico personaggio che pare avere iniziativa e volersi scrollare di dosso tutta quell'apatia è un giovane pazzo, come se solo la follia potesse dare la speranza e soprattutto la gioia di vivere e farci credere che non siamo marionette ma il burattinaio della nostra esistenza.
Questo romanzo di McCarty è l'antitesi di tanti libri che leggiamo sul grande sogno americano dove tutto è possibile , dove anche il più piccolo può diventare il più grande, Suttree e i suoi "amici" non ci credono più...

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Commenti

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Ciao Andrea, questa tua rece mi era sfuggita a suo tempo.....
ho adorato La strada e la penna geniale di McCarthy, quindi ho messo in lista Suttree, ma non l'ho ancora letto.....
lo farò presto!
Ciao Silvia.
Questo, secondo me, è due gradini sopra "La strada"...
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