Dettagli Recensione
Profumo, importanza dell'olfatto
Il profumo ha una forza di persuasione maggiore di qualsiasi altra diabolica tentazione. E'invitante, seducente, può condurci al buonumore, o al disprezzo, allo schifo. Ecco un libro che non usa solo gli unici due sensi coinvolti nella lettura (la vista, per leggere, e aggiungerei anche il tatto, la sensazione delle pagine tra le dita è un richiamo mentale di altissima potenza). Un libro che, oserei dire, si può respirare. Sono sorpresa dall'abile maestria di Suskind di inventare, ricreare e trascrivere gli odori più pungenti di quell'universo così puzzolente della grande città, e dall'altrettanto riguardo dato al descrivere i profumi celestiali. In seguito a due visite guidate a Grasse, mi è venuto molto semplice immaginare Jean-Baptiste estasiato di fronte alla tradizione di creare profumi: il suo respirare a fondo, a pieni polmoni, il dilatarsi delle narici che lasciano traspirare il profumo, e l'intero lavorìo del cervello per immagazzinare e riconoscere un aroma. E, aggiungo, quello stesso cervello da criminale incompreso capace di cattiveria, ma al contempo di innocenza, mi ha emozionato. E' terribile chiedersi il perchè di tutte quei omicidi, è terribile anche il solo pensiero di distillare il profumo dell'amore. Ma Jean-Baptiste ci è riuscito, e con risultati eclatanti: ed è per questa ragione che non sono riuscita a detestarlo. Tutt'altro, direi. E' stato un libro che mi ha insegnato a respirare con più profondità, e che mi ha avvinto incredibilmente (la sera non riuscivo a staccarmi dalle sue pagine). La trama è fitta ma ben organizzata, il giallo è macabro e lugubre, e lo stile, il lessico usati da Suskind sono straordinariamente dettagliati e lineari. Un libro coinvolgente, amaro, ma geniale.