Dettagli Recensione
Bel racconto
Grossman prende ispirazione da Dickens e scrive una bella storia di amore fraterno, amicizia, coraggio, quasi un Oliver Twist del nuovo millennio. Il mondo degli adolescenti con i loro problemi, le loro insicurezze , i loro sbagli, la loro straordinaria forza di inseguire un obiettivo perchè spinti da qualcosa che gli nasce dentro, perchè ci credono e basta ,il loro bisogno di trovare qualcuno con cui comprendersi e di cui fidarsi , qualcuno che abbia lo stesso "passo" e non li lasci indietro: qualcuno con cui correre appunto...(In questo senso è molto bella la descrizione del rapporto dei protagonisti con i rispettivi amici e la dolorosa scoperta del distacco). Il confronto con il mondo degli adulti è a tratti stridente, i "grandi" sembrano incapaci di capire il moto dell'anima degli adolescenti, il loro piano di valori è diverso, è difficile perdonare perfino il proprio figlio , genitori sconfitti e rassegnati, oppure individui prepotenti e vili. Gli unici a salvarsi sono quelli che , come i ragazzi, riescono ancora ad uscire dalla prigione senza sbarre in cui si sono rinchiusi dal mondo, e sono in grado di ascoltare oltre le parole, di rischiare oltre le certezze . Finale un pò troppo "favoleggiante" ma è un bel racconto scritto con una certa sensibilità.