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Un percorso esistenziale alla scoperta di se stess
Il romanzo di Murakami è un’originale opera narrativa, che pone in primo piano i profondi valori dell’interiorità, senza angustiare i lettori con retoriche elucubrazioni intellettualistiche. Le pagine scorrevoli e dirette catturano e incantano, pur affrontando contenuti di grande spessore morale. Il testo può essere identificato come “l’educazione sentimentale” del giovane Watanabe, che interrogandosi continuamente sulle varie sfaccettature della sua identità e soprattutto sui sentimenti, cerca di pervenire ad una completa maturazione e scoperta di se stesso.
L’inizio del libro risulta di grande effetto psicologico: il protagonista nel sentire la canzone: “Norwegian wood” dei Beatles, si sente sconvolgere, in quanto questa gli ridesta emozioni forti di un passato non dimenticato. E noi ci rispecchiamo subito nel personaggio: quante volte nell’ascoltare un brano musicale legato ad un’esperienza significativa non del tutto sepolta nella nostra mente, sentiamo riaffiorare sentimenti, situazioni di grande impatto... Sono queste pagine veramente uniche: che cosa sono i ricordi? Perché essi scompaiono, si perdono, quando noi ci sforziamo di farli riemergere? Attraverso una ricerca di tipo proustiano, il protagonista fa di tutto, per potenziare la forza del passato. E qui con un flashback inizia il romanzo vero e proprio. Due donne molto diverse tra di loro hanno segnato Watanabe: Naoko e Midori. La prima indubbiamente così tenera, delicata, romantica, fragile rappresenta la dimensione del sogno, dell’irrealtà. La sua difficoltà di trovare “le parole” raffigura l’incapacità di riuscire a rendere tangibile il proprio mondo emotivo. Il protagonista vede in lei tutto quello che avrebbe voluto trovare nella donna ideale. Quante volte abbiamo pensato come sarebbe stato bello attualizzare ciò che fa parte della dimensione immaginaria. Le due entità, reale e fantastica, possono incontrarsi? Ed ecco arrivare l’altra donna altrettanto importante per Watanabe: Midori. Lei, pur possedendo una sensibilità straordinaria, ha vissuto esperienze dolorose e sa affrontare le difficoltà con grande energia. Il livello della realtà è costituito proprio da lei. I due riescono a stabilire una comunicazione intensa, profonda. Watanabe a questo punto deve operare una scelta…….
Nella formazione morale del giovane trova grande spazio il dubbio e non solo in riferimento alla sua vicenda amorosa. Come possiamo definire il carattere di Watanabe? Lui è un giovane che va sempre alla ricerca di ciò che è giusto, dei valori umani. Il fine di ogni condotta deve essere ispirato all’autenticità. Perché tanti giovani, sembra chiedersi, non si interrogano e si limitano ad azioni contraddistinte dall’esteriorità e dalla finzione? Un personaggio importante del romanzo è Nagasawa: in un certo qual senso rappresenta ciò che Watanabe non è, né vuole essere. Si sente superiore agli altri, ma viene attirato dalla forza morale di Watanabe. I due si frequentano, ma ciò che il nostro eroe non accetta è l’indifferenza dell’amico per i rapporti umani.
Murakami riesce anche stabilire un incontro tra cultura giapponese e occidentale: i modelli di Fitzgerald, Salinger, Dickens rendono la sua opera quanto mai completa e universale.
Indubbiamente il romanzo risulta esser profondo, chiaro nell’espressione ed emotivamente coinvolgente; molti lettori si sono identificati nella vicenda e nel percorso del protagonista, facendoli propri.
In definitiva la lettura di tale testo può rappresentare un’occasione unica per condividere l’itinerario esistenziale di Murakami... alla scoperta di se stessi.
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Ivan
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