Dettagli Recensione
ogni uomo vive nella propria lingua
Penso che "Le benevole" sia uno straordinario affresco e un pretesto per portare le lingue del mondo su un piano di comprensione che vada al di là della comunicazione; non credo che un romanzo poderoso come questo abbia bisogno di trame aldilà di quelle che la lingua stessa può tessere durante l' esperienza del "qui e ora".
Mi piace molto leggere opinioni differenti da quella che ho io nei confronti di romanzi dai contenuti "forti" come questo; diciamo che mi piace il confronto, e credo fortemente nel fatto che sia utile conoscere piacere e dis-piacere nella percezione dei lettori (me compresa)
Se dovessi ridurre tutto alla trama, mi sentirei un poco grottesca; così come se riducessi alla costruzione dei personaggi o alla veridicità dei documenti; il tema di questo romanzo quale "diventa"?
Penso ad "Umano troppo umano" di Nietzsche ; penso a romanzi come "Il nudo e il morto". E penso anche ai film di David Lynch, a quanto sia magnifico poter fruire in modo popolare della letteratura.
A mio parere -ed è solo un parere, grazie al cielo, tra i tanti,- il romanzo di Littell ha la capacità di "commuovere" , indignazione compresa, varie categorie di lettori.
La traduzione italiana è splendida; leggerlo nella lingua in cui è stato scritto è un' esperienza altrettanto emozionante. Grazie per l' ospitalità.
Indicazioni utili
"Il morbo di Haggard" di Patrick Mc Grath;
"Il colpo di grazia " di Marguerite Yourcenar;
Il nudo e il morto" di Norman Mailer;
"La specie umana" di Roberto Antelme