Dettagli Recensione
Inquietudine e disfacimento
Il motivo per cui leggere questo romanzo?
Uno di questi è lo stile. Miller riesce a coinvolgerti piano piano, in maniera quasi inoffensiva, ti balza alle spalle e, senza accorgertene, scopri che non puoi fare a meno di pensare con la sua testa, vedere le cose con i suoi occhi.
La realtà che dipinge è cruda, arida, priva di lirismo.
La Parigi descritta è una città-fantasma, e il narratore stesso è un fantasma, un uomo squattrinato che non ha niente da perdere, che ti trascina nei suoi deliri così veri, così spiazzanti...
E' una Parigi dei quartieracci, dei bordelli, una città polverosa a cavallo tra le due Guerre.
Quando si parla di Miller, la prima parola che viene in mente è "sesso". Inutile dire che il sesso c'è,ma è davvero così fondamentale? Quando leggo una scena di sesso in Miller la trovo sempre perfettamente calata nel contesto, sicuramente realistica, un po' cruda, ma per niente ipocrita.
I personaggi di Miller non sono spensierati acrobati del sesso, piuttosto sono mossi da una fame di vita che ha il sapore della disperazione. E' un sesso, quello di Miller, che porta,assieme alla soddisfazione momentanea, la sifilide, la gonorrea, il disfacimento interiore.E' anche un sesso visto con ironico cinismo, che in certi casi ti strappa un sorriso,come nelle scene in cui compare la sedicente principessa russa.
Un libro da leggere, possibilmente continuando con "Tropico del Capricorno", a mio avviso il vero capolavoro milleriano.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
Un saluto a te.
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Un saluto Gineisa