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La prigione di neve
Per iniziare, specifichiamo che il paragone col libro di Safran Foer lo faccio perchè la voce narrante è quella di una bambina un po' speciale e fuori dai canoni classici, il che mi ha ricordato il piccolo Oscar di quel bellissimo libro.... Detto questo, la storia è molto diversa, è il racconto di un "ritorno alla vita" di due fratellini che hanno vissuto in casa, col mondo "cattivo e malato" perennemente chiuso fuori, finchè un giorno la madre da cui dipendono in tutto e per tutto non rientra, e i due devono farsi forza ed uscire per cercarla.. La storia è molto triste e purtroppo la cronaca ce ne ha più volte raccontate di simili, ma la narratrice, la piccola Asta, ce la racconta con il candore di una bambina sempre e comunque innamorata della propria madre, a dispetto di tutto e di tutti, e la sua inadattezza al mondo comune, la sua tristezza emergono sempre con delicatezza, rendendo la lettura piacevole anche se malinconica... consigliato