Dettagli Recensione
Un difficile e affascinante capolavoro
So bene che si tratta di un romanzo di più di mille pagine, cui vanno aggiunte le foltissime note, che , a loro volta, costituiscono un secondo romanzo. La lettura di "Infinite jest" si prospetta dunque come una impresa veramente impegnativa , destinata a durare per un lungo lasso di tempo, ma ne vale assolutamente la pena: è un tempo che non potrebbe essere speso meglio, perché i veri capolavori sono quanto mai rari.
Con autentica amarezza e pungente ironia Wallace traccia un ritratto veritiero quanto impietoso della crisi che ha investito la società contemporanea in ogni suo aspetto.All'inizio le varie storie paiono legate da un filo sottile o irrelate, poi, col prosieguo della narrazione risulta evidente che Wallace , padrone assoluto dei molteplici e proteiformi contenuti e delle tante vicende narrate , traccia, con mano sicura e geniale, un lucido e amplissimo disegno in cui ogni pezzo del complesso mosaico narrativo, trova la sua perfetta collocazione .
Dalla metà circa del romanzo avviene una vera e propria coazione a continuare nella lettura. E a questo risultato porta non solo il magnifico dominio della macchina narrativa , ma anche lo stile personalissimo di Wallace: uno stile capace di svariare dal gergo alle parole più rare e difficili, ma sempre con un tono di assoluta sincerità: la sincerità di chi ha percorso sulla sua pelle tutti i sentieri del dolore psichico e cerca nella scrittura la sua liberazione dalla sofferenbza , che , nel caso di Walace non è purtroppo avvenuta , come tutti sappiamo.
Consiglio quindi la lettura di questo romanzo: una esperienza che per me è stata veramente coinvolgente.