Io che amo solo te
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banale!
Avendo sentito parlare del film, ho deciso di leggere prima il libro: francamente l'ho trovato banale e per niente originale. Non so perché ma mi ha ricordato molto i film di Ozpetek, insomma sa molto di deja vu.
Il libro è pieno di stereotipi: la sposa, ragazza perfetta ma insicura, lo sposo, bruttino ma pieno di soldi, la sorella di lei, giovane e svampita, il fratello di lui, gay ovviamente non dichiarato, per finire coi genitori: la madre della sposa e il padre dello sposo, che si sono amati in gioventù e ancora si amano di nascosto. Che dire? Un gran guazzabuglio di storie trite e ritrite che finisce con un bel "e vissero felici e contenti" giusto per non scontentare nessuno.
Fortuna che almeno il libro è scorrevole e si arriva facilmente in fondo. No, credo proprio che il film non lo guarderò, mi è bastato questo!
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Puglia sí... (ma non è così! )
Dopo il nichilismo della Teller, lo spaesamento della Kristof, i pugni nello stomaco della Oates e la ferocia fredda e analitica di Saramago, avevo bisogno di una boccata di aria fresca...
Ed ecco qui un romanzo carino, fresco e leggero, come un sorso di aranciata bevuto su una terrazza di fronte al mare d'estate.
"Polignano a mare" è la vera protagonista del libro...(e chi c'è stato sa benissimo che si tratta di un posto incantevole, magico e suggestivo)...e già questo depone a favore del romanzo, in più mi ha divertito tantissimo la descrizione dei matrimoni "very kitch" a cui a volte assistiamo, soprattutto qui da noi, al sud, e nei piccoli paesi in particolare.
Ma attenzione a non pensare che sia un ritratto assoluto della Puglia, perché non lo è...direi che i personaggi sono un po' delle macchiette, divertenti, ma caricaturali.
Disimpegnato, ma ben calibrato nell'alternare il frivolo piu assoluto (e tanti, tantissimi luoghi comuni) a qualche bel passaggio poetico.
Una lettura colorata, piena di profumi e di sapori genuini.
Era esattamente quello di cui avevo bisogno, quindi, ha fatto il suo dovere!
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semplice ma buono
Un libro semplice, ma piacevole che mi ha anche strappato qualche sorriso.
La storia è quella che è: la Puglia, il matrimonio, la festa, gli invitati e i pettegolezzi.
L'autore ha chiare origini pugliesi perchè conosce i posti e la dialettica.
Ninella e Don Mimì si incontrano dopo anni di "facciamo finta" di niente perchè i figli si sposano -la figlia di lei con il figlio di lui-
Oltre alla storia d'amore antica che aleggia in tutto il libro, mi è piaciuta anche la presentazione: divisa per giorni, e l'attesa. Questo aspettare, sapere, vedere, scorgere e capire se quello ha capito o no.
Il fratello gay dello sposo che fa il suo exploit proprio il giorno del matrimonio, lo sposo che teme si intuisca il tradimento del giorno prima e la sposa che deve nascondere il succhiotto (fattole da un altro uomo) sul collo.
Gag divertenti che ti lasciano incollata alle pagiine.
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Il presepe Thun
Ninella e don Mimì in passato si amavano, ma , causa la codardia di lui non si sposarono mai.
Il destino vuole che Chiara, figlia di Ninella, si fidanzi proprio con Damiano , figlio di don Mimì, niente popodimeno che ‘’il re delle patate’’ di Polignano a Mare.
Il matrimonio fra i due ragazzi è il fulcro del romanzo.
I preparativi diventano a dir poco stressanti, le aspettative pressanti.
L’ipocrisia del dover apparire, per me è stata proprio fastidiosa.
Sullo sfondo, Nancy , sorella di Chiara, con i suoi problemi adolescenziali.
La ‘’First Lady, moglie di don Mimì, cosciente dei sentimenti del marito verso Ninella.
Orlando , fratello dello sposo, che cerca di tenere nascosta la sua omosessualità.
Insomma, un paese intero che sta a guardare le due famiglie, tutti sanno dei trascorsi fra i genitori degli sposi, gli sposi tradiscono entrambi il alla vigilia del matrimonio, insomma il festival della maldicenza e dell’ipocrisia.
Nel complesso il romanzo scorre bene, si lascia leggere , non createvi troppe aspettative.
Un libro da ombrellone, come si suol dire.
Il messaggio che ho ricevuto è che spesso il destino ci dà una seconda possibilità, ma a volte è troppo tardi.
Il Maestrale così com’è arrivato, creando caos, se ne va’ e tutto rimane come prima.
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Giostra di invitati
E’ il racconto di un matrimonio al Sud, in una Puglia di tanta bellezza che ti punge ad ogni pagina. E’ un libro leggero, quasi un romanzo rosa, che si legge velocemente, ma che lascia un po’ poco a livello di sostanza. Singoli capitoli che ci raccontano di singoli personaggi e singoli invitati, con tutte le loro caratteristiche e manie: è una giostra di personaggi. Stile scorrevole e fluido. Trama un po’ scontata e prevedibile. La parte più bella è quella legata al fatto che la tempistica dei parenti è imprevedibile! ed ovviamente l’ambientazione a Polignano a Mare. Un occhio di riguardo merita il particolare della scelta della denominazione dei tavoli per il matrimonio: ai nomi dei venti secondo me hanno pensato proprio in pochi! Grandi verità sull’amore però io non ne ho trovate. Vizi e virtù all’italiana invece proprio tanti.
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Ninella, la Puglia e personaggi vari
Libro allo stesso tempo leggero e intrigante, trama ben costruita e tutti i personaggi son ben caratterizzati con i loro eccessi e tic vari.
A fare da perno alla storia è tutto il classico rituale pre-matrimoniale fatto di ansia, attesa e pathos x il fatidico momento del sì, la location degli avvenimenti è la splendida città pugliese di Polignano a Mare e , a mio avviso, come personaggio principale emerge su tutti Ninella, la mamma della sposa, sia da un punto di vista delle descrizioni di carattere estetico e soprattutto spicca di Ninella il lato caratteriale e comportamentale. Quello che mi ha colpito in particolar modo in questo libro, a parte la leggerezza dei toni e la simpatia di una buona parte dei personaggi, è una peculiarità da un punto di vista sentimentale di tutti o quasi i protagonisti, cioè essere degli incredibili romantici che non hanno mai dimenticato magari ex fidanzate/i del passato struggendosi di ricordi in continuazione, in primis Ninella e il suo ex ragazzo Mimì che x ironia della sorte diventerà il suocero della figlia futura sposa di cui sopra. L'autore ha scelto una splendida canzone di Endrigo x suggellare questo romanzo, x carità ci sta, ma io visto il background dei protagonisti avrei buttato dentro la superba "Sempre" di Gabriella Ferri
..."Anche tu così presente/così solo nella mia mente/tu che sempre mi amerai"...
Per concludere estrapolo un passaggio a riguardo di un momento di riflessione di Mimì, il padre dello sposo
"""Don Mimì prese in mano una zolla di terra. La osservò come se potesse rivelargli i misteri dell'universo. Poi la strinse forte e la lasciò andare , per vedere quanta ne rimaneva tra le dita. Gli piaceva schiacciarla sulla pelle , lo faceva sentire parte di qualcosa di grande. Aveva 54 anni: l'età in cui si è troppo giovani per essere vecchi e troppo vecchi per essere giovani"""...
Simpatico e sentimentale
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Un pezzo di Puglia
Il matrimonio in Puglia non è un evento, è una dimensione spazio-tempo parallela dove può succedere di tutto!
E solo chi lo ha vissuto in prima persona, come me, sa cosa vuol dire!
In questa storia si ripresentano uno dopo l’altro molti degli elementi tipici che sono parte strutturale delle vicende che caratterizzano il copione classico del matrimonio Pugliese, il quale ha sempre la stessa trama e spesso gli stessi interpreti.
A fare da cornice all’intero racconto è il potente Maestrale che continuerà a soffiare per tutta la durata della storia che si articola in un weekend. Ed il vento vuole rappresentare l’immancabile elemento che dà il via ad un serie di pensieri scaramantici che sono parte della linfa necessaria di un matrimonio, ancor più se Pugliese.
E via con gli scongiuri affinché almeno all’uscita dalla chiesa il vento ceda al clima di gioia e alle acconciature architettoniche delle signore pianificate già mesi addietro, ognuna dal proprio parrucchiere di fiducia, ovvio, perché il proprio è sempre il migliore!
I personaggi principali ci si aspetta siano la sposa e lo sposo, del resto è la storia del loro matrimonio, di fatto non è così perché traspare in modo più viscerale ed autentico la passione di vecchia data che accomuna Ninella, madre di Chiara (la sposa) a Don Mimì, padre di Damiano (lo sposo).
E’ dunque il ritorno al loro passato e la ricerca di riprendere in mano una passione che aveva visto i due consuoceri protagonisti tempo addietro a dare vita all’unico amore sano che è presente in tutta la narrazione, tanto sano quanto impossibile perché la vita ormai li ha portati verso percorsi diversi che si sono ricongiunti peraltro proprio grazie alla unione dei loro figli, condizione sufficiente a tenere i due “amanti” ognuno al proprio posto, sebbene….
Oltre questo Amore ci sono poi tutti gli altri, imperfetti, troppo giovani, immaturi.
Ad iniziare da quello degli sposi, spesso messo in dubbio da presenze che ritornano dal passato o dagli stessi attori appartenenti al palcoscenico delle nozze o da quello della giovane sorella della sposa alla ricerca spasmodica della perdita della verginità e di qualche chilo di troppo. O ancora a quello del fratello dello sposo, gay non dichiarato, del resto siamo in un piccolo paesino della Puglia, in una delle famiglie più ricche, come si potrebbe mai pensare di esternare tali “eresie”?!
Finiscono di condire questa simpatica storia alcuni ingredienti fondamentali di quella pugliesità viscerale che sono l’arrivo della zia della sposa, ormai da tempo residente al Nord, che non perde l’occasione di far notare come “loro”, al Nord, siano più emencipati oppure la madre dello sposo, tipico personaggio arricchito grazie alla fiorente attività del marito, Don Mimì, facoltoso commerciante del paese.
La lettura di questo libro è riuscita a farmi respirare “l’aria di casa mia”, l’aria di quella Puglia che riesce a farsi sentire attraverso tutti e 5 i sensi, incluso anche il sesto, ma solo per chi l’ha vissuta.
L’autore ha dovuto documentarsi molto bene, non essendo nato o vissuto lì, per riprodurre i luoghi e tutti i tratti tipici de quel posto e della gente che ci vive e posso dire che lo ha fatto in modo egregio.
La lettura diventa scorrevole e strappa più di qualche sorriso regalando momenti di spensieratezza e, per chi come me ci è vissuto, dei forti e piacevoli ricordi.
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Caro amore mio ti sposo,ma il giorno prima ti trad
Devo ammettere che leggendo e spulciando su internet la trama e recensioni di questo libro mi aspettavo molto di più,ma questo non vuol dire che non mi sia piaciuto.
Secondo me,il fulcro della storia dovevano essere Ninella e Mimì che almeno un insegnamento lo danno cioè di andare contro tutti e tutto pur di avere l'amore vero o comunque qualcosa in cui si crede invece di sottostare al volere degli altri.
Chiara e Damiano non mi hanno convinto più di tanto,sembra stato un matrimonio un pò finto. Lui la tradisce il giorno prima del matrimonio con la sua ex,lei bacia un altro. Entrambi si tradiscono,ma si sposano con il pensiero che comunque dopo il matrimonio sarà diverso e invece nella vita reale purtroppo non è così. Non mi è piaciuto il fatto che non ci sia stato un confronto fra i due perchè secondo me se fai una cosa del genere devi dirlo non puoi tenerlo nascosto a vita perchè come si dice da me "Nun fari i cosi muccia muccia,ca puoi tuttu pari" cioè "Non fare le cose di nascosto perchè intanto vengono sempre allo scoperto".Non mi ha convinto solo questa cosa perchè poi il libro nel suo insieme è molto piacevole,si ci immerge nella bellissima puglia immaginandosi piccole stradine percorribili solo a piedi o comunque una cittadina che è quasi un'intera comunità dove tutti conoscono tutti...Bello ma non stupendo o fantastico. Un libro da leggere per passare un pò di tempo senza tante aspettative.
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SOLE,VENTO,VINO E TRALLALLA'(cit)
Quando ho letto la trama del nuovo romanzo di Luca Bianchini ne sono stata fortemente attratta, ha avuto su di me l'effetto di una calamita, essendo una pugliese doc ero curiosa di vedere la mia terra dalla prospettiva dell'autore, quindi non nego che ho caricato il romanzo "io che amo solo te"di forti aspettative e per questo rimanendone forse un po delusa.
Il romanzo è diviso in tre parti: prima il matrimonio, il matrimonio e dopo il matrimonio, le voci narranti sono molteplici infatti ciascuno dei membri della famiglia degli sposi racconta un pezzo di storia per formare il puzzle final, la storia è ricca di colpi di scena, ci sono frasi in dialetto, il ritmo è scorrevole, ma anche pregno di stereotipi due su tutti : il matrimonio e l'omosessualità.
Il matrimonio infatti non è considerato come l'unione di due anime, ma è visto più come evento sociale che serve per mostrare ai cittadini la ricchezza della famiglia e anche l'omosessualità viene considerata nel romanzo come qualcosa di clamoroso che fa mormorare anche i muti, ebbene credo che dichiararsi gay non faccia più scandalo o almeno non più di quanto ne possa fare in un paese settentrionale.
Bella l'immagine di don Mimì che segretamente ammira il figlio Orlando perchè riesce ad esprimere quello che prova, il suo orientamento sessuale a differenza del giovane Mimì che non riuscì a sposare la sua donna amata: Ninella.
Don Mimì è un padre che si interroga sul suo ruolo chiedendosi se sia riuscito ad insegnare ai suoi figli i giusti valori : lealtà, amor proprio e verso la propria famiglia e coraggio.
"A suo figlio aveva insegnato i piccoli calcoli piuttosto che i grandi sogni, e ora anche lui correva il rischio di vivere un'esistenza non diversa dalla sua sempre e solo POTENZIALMENTE felice".
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Amo solo te (ma ho un'altra)
Siamo a Polignano, nella bella Puglia, in una deliziosa casupola arrampicata sugli scogli.
Affacciata alla finestra Ninella contempla il mare, tra le labbra carnose la sua segreta consolazione, la sigaretta, che fumata di nascosto procura un piacere maggiore. Ninella è sommersa dai preparativi per le imminenti nozze della figlia maggiore, Chiara, promessa sposa dell’infedele Damiano, figlio del ricco Mimì Scagliusi, mancato marito di Ninella, accalappiato dalla First Lady Matilde.
Una situazione imbarazzante e paradossale, consuoceri innamorati fin dalla gioventù, separati forzatamente dalle rispettive famiglie. Ecco giunto il momento del riscatto, per l’onore e l’amore. È palpabile la tensione per questo evento organizzato in pompa magna, carico di significato non solo per gli sposi, ma anche per chi sta dietro le quinte.
Trulli, salsedine, vento, sole, bianco, queste sono le immagini che evoca il libro. Una lettura frizzante, leggera e romantica. Una piacevole compagnia in grado di strappare sorrisi e donare spensieratezza. Personaggi comuni, ben descritti caratterialmente e fisicamente, con i loro sogni, guai, pregi e difetti. Una saga familiare, ogni componente è chiamato in causa con giusti spazi e precisi ruoli.
Scritto con semplicità ed arricchito, qua e là, da parole dialettali pugliesi. Il libro è diviso in tre parti: la vigilia delle nozze caratterizzata da ansia e paure, il matrimonio con eventi a sorpresa e il giorno seguente, nel quale è obbligatorio tirare le somme.
Concludendo, una commedia all’italiana da leggere in modalità relax.
“ I sentimenti muoiono nel momento in cui si danno per scontati”
“ Se nella vita non vorrai avere problemi, gli uomini lasciali comandare, o almeno lasciaglielo credere. L’amore è innanzitutto non rompere i co…cocomeri”.
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festival dei luoghi comuni
Di quale Puglia scrive Luca Bianchini? La mamma dello sposo che si reca a casa della sposa ed impone il velo sulla scollatura, Vito Photografer, il vestito della sposa da 5.200 Euro, un matrimonio tamarro che più tamarro non si può. Classico festival dei luoghi comuni di una Puglia che non esiste più, peraltro scritto male.
Al Sig. Bianchini un consiglio: la prossima volta che viene in Puglia, si tolga un pò i paraocchi. Scoprirebbe una regione moderna, tollerante e colta, ben diversa dal quadretto di ovvietà affrescato.
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E capeit ‘u fatt? U’sacc’(ie), U’sacc’(ie)
Polignano, il Maestrale forte e impetuoso ha dato il buongiorno a tutti gli abitanti della bella cittadina pugliese scuotendo insegne,scuri,tapparelle e alberi:non promette nulla di buono. Ninella è preoccupata, questo maledetto vento può mandare in crisi i preparativi per il matrimonio e la consuocera ,si ci mette anche lei!, la manda in bestia. Deve portare sfiga,quella megera!,la First Lady di Polignano la chiamano,quella iettatrice, tant’è vero che i biglietti sui tavoli hanno ognuno il nome di un vento: libeccio,scirocco,bora… No! Nessuno riuscirà a rovinare il matrimonio di sua figlia, Chiara Casarano, beddissima picciotta che sarà impalmata da Damiano l’erede degli Scagliusi, i re delle patate, Import & Export in tutt'Italia.
Ma sto matrimonio sa da fare? Ninella pensa proprio di si, è una donna tosta, rimasta vedova giovanissima ha tirato su, facendo la sarta, due figlie: Chiara,la promessa sposa, impiegata in un’agenzia immobiliare e Nancy, la piccola ancora alle prese con la scuola, la bilancia e il sesso tutto da scoprire. Il primo intoppo al matrimonio, dimenticato il maestrale per un attimo, lo pone un parente e che parente! Franco Torres, fratello di Ninella, è ex contrabbandiere appena uscito dal carcere, vuole redimersi e portare la nipote all’altare. Matilde, la First Lady, la consuocera invadente e impicciona ha posto il veto: gli Scagliusi non vogliono finire in bocca alla gente di tutta la Puglia - siamo gente seria noi.Ma Ninella,la gente seria l'ha conosciuta quando collaboravano "seriamente" con Franco Torres per fare soldi facili, quindi non demorde,sa che il pesce puzza dalla testa, ha un conto aperto con don Mimì Scagliusi ,il suo primo grande amore, futuro suocero della figlia, che , fra l'altro al tempo del contrabbando,si era tirato indietro, proprio dopo lo scandalo dell’arresto di Franco Torres.
Ma le cose non stanno neanche tanto bene in casa Scagliusi, Orlando, fratello di Damiano, è la pecora nera della famiglia. E’ omosessuale, vorrebbe vivere la sua condizione liberamente,ma don Mimì ,padre padrone,ne morirebbe così come la First Lady , donna Matilde, e allora? Orlando “affitta” una fidanzata per l’occasione,Daniela; farà contento Damiano e metterà a tacere le malelingue. Capita però che,ancora lui?, il Maestrale? Chissà ,ci mette lo zampino e ingarbuglia ancor di più le carte con un colpo di vento, è il caso di dirlo. Infatti fra Ninella e don Mimì l’amore cova sotto la cenere e donna Matilde se lo sente, inoltre Vito “Photographer”, il ragazzo che curerà l’album fotografico degli sposi è innamorato di Chiara. Non bastasse tutto questo garbuglio si sentimenti, Alessia, ex di turno, è ancora innamorata di Damiano e Orlando al matrimonio incontrerà proprio l’uomo della sua vita, l'Innominato, ma al matrimonio scoprirà pure che il suo amante è sposato e amico di don Mimi! Dunque una commedia brillante che ha il sapore e il gusto dei piatti di Puglia,con un pizzico di peperoncino spruzzato qua e là. Come fili di gomitoli diversi, le storie dei personaggi s'intrecciano, sembra quasi ne debba uscire una matassa ingarbugliata assai, poi...poi il bandolo qualcuno degli invitati lo ritroverà. Come in “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, alla fine il matrimonio si celebrerà,o no?
« Dame gentili non più sospiri;
tutti gli amanti sono incostanti;
un piede in terra un altro in mare,
non sospirate, fateli andare.
E in ogni guisa fra giochi e risa
mutate l’intimo vostro rovello
in un ironico bel ritornello.
Trallerallera, trallalallà. »
Molto Rumore per nulla Atto II, scena III di W.Shakespeare trd. Di Goffredo Raponi
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Leggero, romantico e divertente.
Quando si parla di Sud i geni siciliani nel mio DNA esultano, c'è poco da fare.
Così quando, leggendo la trama del libro ho appreso che raccontava di un matrimonio in Puglia non ho resistito e l'ho portato a casa. (Tra l'altro, sono fermamente convinta che tutti dovrebbero provare una volta nella vita un matrimonio meridionale...io l'ho fatto!)
L'intreccio è lineare e scorrevole, si legge facilmente e la storia cattura dalle prime pagine.
La descrizione di alcuni personaggi (prima fra tutti Nancy) mi ha ricordato molto lo stile di Niccolò Ammaniti: l'autore fotografa in maniera impeccabile una società piena di pregiudizi, un pò tamarra, ma verso la quale è im possibile non provare sentimenti di autentica simpatia.
Allo stesso modo, c'è una sottile poesia che si affaccia di quando in quando fra le righe: unica per me l'immagine di Ninnella che fuma di nascosto guardando il mare.
Un libro divertente e ironico, lo consiglio!
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