Il sentiero dei profumi Il sentiero dei profumi

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MATIK Opinione inserita da MATIK    23 Gennaio, 2015
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Il sentiero dei profumi.

"Il profumo è il sentiero. Percorrerlo significa trovare la propria anima."
Un libro che racconta una storia, una belle storia, con protagonista Elena, una donna che la vita l'ha fatta soffrire più di una volta, ma che grazie al dono che ha, quello di avere "naso" (percepire forte i profumi), che all'inizio lei si rifiuta di accettare, di credere quanto questo sia importante, con il susseguirsi degli eventi che la coinvolgeranno, diventerà più forte, indipendente e capirà grazie ai profumi di aver trovato la sua strada e la sua anima.
"Voleva e basta, perchè non avrebbe rinunciato al sapore di quelle poche decisioni che aveva preso da sola."
Elena ha alle spalle un passato difficile, non ha mai conosciuto il padre, la madre si è rifatta una vita con Maurice, un uomo che non l'ha mai accettata come sua figlia, anzi l'ha sempre considerata un peso ed un ostacolo al rapporto con Susanne. Si è presto ritrovata a dover vivere a Firenze, con sua nonna, una donna che vive per la sua arte di profumiera, perchè è una tradizione di famiglia da secoli e secoli, e si prefigge lo scopo di voler far imparare la sua arte, ad ogni costo, a sua nipote perchè tutto il loro sapere non venga smarrito, senza mai trattare con dolcezza e tenerezza Elena che ne avrebbe avuto tanto tanto bisogno. Elena è insicura, ha dubbi sulle scelte che fa e quando scopre il tradimento del suo futuro marito, tutto le crolla addosso, deve ricostruire la sua vita, lo fa trasferendosi a Parigi e utilizzando l'arte dei profumi.
"No. Terribile è pensare che qualcuno ti vorrà bene solo se tu ti comporterai come vuole lui. Terribile è anche essere così dannatamente insicura da non capire quanto si valga davvero. Lasciarsi ricattare da chi non possiede altri mezzi che piegare gli altri per riuscire ad avere uno straccio di rapporto. Quello è terribile, Elena. E' il mondo perverso che un buon numero di persone usa sottomettere bambini e adulti. Se fai così non ti voglio più bene...il concetto alla fine è questo. Guardati, Elena, tu sei bella, dentro e fuori. Non lasciarti manovrare dalla tua vulnerabilità."
Il libro è scritto in maniera semplice e scorrevole, si entra dentro un mondo quello dei profumi, che grazie al loro potere sono in grado di risvegliare dentro di noi sensazioni remote, ma che hanno segnato momenti importanti della nostra vita. Il personaggio di Elena a volte mi è risultato un po' ridondante, ma comunque rappresenta una donna che ha sofferto e che con grande coraggio e forza riesce a costruirsi una nuova realtà dove c'è amore, sicurezza e certezze.
"Il tempo segna le nostre vite, ogni cosa. Il tempo cambia tutto."
Io adoro Parigi, leggendo pagina dopo pagina, sembrava di essere trasportati in quella meravigliosa città, grazie alle belle descrizioni della scrittrice, anche questo mi ha fatto apprezzare "Il sentiero dei profumi"!

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Belmi Opinione inserita da Belmi    13 Gennaio, 2015
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Segui il sentiero

"Il sentiero dei profumi" è un libro che si potrebbe definire sensoriale; oltre alla vista serve anche l'olfatto per apprezzare, fino in fondo, le delizie dei profumi descritti nel testo.

Elena è una profumiera fiorentina, un mestiere il suo che nella sua famiglia è tramandato di generazione in generazione.
Elena dopo la brutta fine di un rapporto decide, grazie all'aiuto dell'amica Monique, di trasferirsi a Parigi.

A Parigi, la protagonista cerca un nuovo "sentiero" per ricominciare e ritrovarsi. Il suo difficile passato non l'abbandona mai e aleggia sempre sulla sua vita.

La scrittrice Cristina Caboni è un'apicoltrice, grazie al suo lavoro è sempre circondata da piante e fiori e ovviamente dal loro profumo e in questo romanzo si sente proprio la sua passione per i profumi e la sua capacità di trasmetterla agli altri (mi sono ritrovata a cercare alcuni dei profumi descritti).

Il libro l'ho letteralmente divorato, è piacevole e scorre bene.
Ogni capitolo inizia con la descrizione di un profumo e delle sue caratteristiche.
L'unico appunto potrebbe essere quello che, la scrittrice si è dilungata molto su alcuni particolari a volte superflui per poi "tirare via" sul finale.

Ho letto anche "Il linguaggio segreto dei fiori", ma questo l'ho apprezzato molto di più.

Vi lascio con questa frase:

"Non si preoccupi, ma chère, la vita propone, Dio dispone, noi però abbiamo l'ultima parola su tutto".

Lo consiglio, mi è piaciuto veramente tanto.

Buona lettura!!

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mia77 Opinione inserita da mia77    12 Dicembre, 2014
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Il sentiero dei profumi di Cristina Caboni

"Il profumo è il sentiero. Percorrerlo significa trovare la propria anima."
Così termina il prologo di questo piacevole romanzo di un'autrice italiana finora sconosciuta. Un romanzo romantico e molto sentimentale, adatto a chi ha voglia di sognare un po'. Le protagoniste principali sono le donne: una nonna, due madri, delle amiche, colleghe di lavoro, clienti. Donne che dopo delle cadute, sono in grado di rialzarsi e continuare a combattere. Gli uomini, a parte il protagonista maschile, sono sempre in secondo piano e fanno solo da sfondo a una storia quasi tutta al femminile.
Elena, la protagonista, trova ( o meglio, ritrova) sé stessa, il proprio passato e anche il proprio futuro. Incontra un uomo che da subito stravede per lei e le sta vicino (cosa non così facile da trovare), nonostante tutto, accettando il figlio di un altro quasi senza batter ciglio (che bello se gli uomini fossero tutti così sensibili, comprensivi e amorevoli...) e i malumori di una donna incinta (mi auguro che non siano tutte così pesanti le donne in attesa, altrimenti che pizza!)
La scrittura è semplice, fluida e scorrevole e nel romanzo ho molto amato le descrizioni dei luoghi, ma soprattutto degli odori e dei profumi ( è palpabile l'amore dell'autrice per la natura, essendo anche apicultrice).
Interessante, alla fine del romanzo, il dizionario dei profumi, che secondo la protagonista hanno un linguaggio personale e raccontano una storia. Bella l'idea di fondo sull'importanza dell'istinto, magico e illogico, che permette di riconoscersi alle anime affini. Accento sull'importanza dell'individualità di ciascuno, la nostra ricchezza più grande, a dispetto dell'omologazione e dell'apparenza.
Ma soprattutto, ho amato la segnalazione delle due fragrance designer che a Genova preparano profumi di nicchia personalizzati a coloro che, come me, sognano da una vita un profumo unico che ci rispecchi. Il mio compagno per il mio prossimo compleanno mi regalerà una delle loro creazioni, preparata dalle loro sapienti mani solo per me: uno dei miei sogni si avvera!

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Pia Sgarbossa Opinione inserita da Pia Sgarbossa    29 Novembre, 2014
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PUOI ANCHE STARE ZITTO...IL PROFUMO PARLA DI TE.

C'è chi ama scrivere, chi leggere, chi parlare, chi ascoltare o... cantare... suonare... danzare ... dipingere ... costruire oggetti....o tanto altro.
Ognuno di noi nel corso della propria vita impara ad interagire con gli altri soprattutto grazie al metodo di comunicazione che più si confà al proprio modo di essere e che la vita gli ha concesso di esprimere al meglio.
Elena, la protagonista del racconto, ha imparato l'arte dei profumi: li sente, li sa riconoscere,li sa realizzare, ma soprattutto li sa associare agli stati d'animo dell'anima.
Per lei il profumo è la sua via per conoscere, per approcciarsi al prossimo, per riconoscere il bene dal male e per entrare in sintonia con tutto l'ambiente che la circonda.
Ma come in ogni crescita, nulla è dato per scontato e risulta lineare,
Il suo dono diventa esso stesso la causa delle sue sofferenze, perché è legato a vicende vissute con le persone a lei più care che le hanno trasmesso tale eredità: la madre e la nonna.
Anch'esse infatti come anche le altre antenate della propria famiglia, sono state profumiere, tanto che una di loro addirittura era riuscita a realizzare un profumo perfetto, che era stata causa di notevole successo e nel contempo di un grandissimo dolore.
Il rapporto di amore e odio che Elena prova nei confronti dei profumi, diventerà il fulcro della narrazione e accompagnerà la sua crescita e il suo avvio alla maturità.
Il suo saper riconoscere l'animo attraverso il profumo, la aiuterà a trovare l'uomo giusto per lei e a sapersi affidare a lui ; da questo rapporto ne nascerà un amore che è parso al mio sentire una "vera favola d'amore", per la delicatezza, la costanza e la tenerezza espressi.
La sua capacità di ascoltare le persone la agevolerà nell'aiutare le persone che a lei si rivolgono per trovare il profumo più adeguato per affrontare prove o situazioni dia vita .
E questo perché ogni profumo sa esprimere un desiderio, un sentimento o una forza.
Il ritrovarsi a rivivere le drammatiche esperienze della madre, porterà Elena ad arrivare al raggiungimento della maturità, alla comprensione intima e finalmente al perdono: consapevolezza importante per potersi riappropriare in pieno della propria vita.
Un buon inizio per poter essere felice.

Ogni profumo sa esprimere un desiderio, un sentimento, una fragilità o una forza.

Pertanto ho letto con particolare passione e coinvolgimento questo libro, che ha suscitato in me ricordi e riflessioni sui profumi che hanno caratterizzato da sempre la mia vita, a partire dalla mia fanciullezza, e che ... ora ne ho la certezza ... riassumono la mia storia.
Ecco i principali:

( Da fanciulla)
VIOLETTA: eleganza e discrezione.E' il profumo della femminilità dolce e delicata.Tranquillizza e tonifica.
LEGNO DI ROSA: non aspettare.Dolce, fruttata, con lievi segni speziati,è il profumo della fiducia e della serenità.Evoca il dolce dolore dell'attesa e della speranza.
(Da giovane mamma)
VANIGLIA: ti proteggo. Il profumo dell'infanzia, dolce e caldo.Dona conforto, buonumore, aiuta ad affrontare le difficoltà, allenta le tensioni.Poche gocce uniscono e guidano i gesti del cuore.
( Da moglie e donna adulta)
AMBRA GRIGIA : bellezza. Dolce e seducente,è il più antico profumo amato dalle donne.Trasportata dal mare che la deposita sulle spiagge come un dono prezioso,l'ambra ne conserva il fascino misterioso e profondo. Evoca il risveglio della femminilità, l'eleganza, il calore di una notte d'estate.
MUSCHIO DI QUERCIA:non avere rimpianti. E' il profumo della costanza e della forza. Scaccia la delusione che appesantisce l'anima quando la consapevolezza dell'errore filtra nelle certezze illusorie. Attenua la nostalgia di ciò che poteva essere e non è stato.
Bellissimo!
Pia

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marika_pasqualini Opinione inserita da marika_pasqualini    09 Settembre, 2014
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Profumo di vita

che meraviglia riuscire a sentire i profumi attraverso le parole! questo libro parla di vita, di odori, di sensazioni e di emozioni, tutte legate alle essenze che compongono il Profumo per eccellenza, non quello sintetico. si possono quasi toccare queste emozioni, ogni riga ti permette di sapere qualcosa in più di questo mondo fantastico, fatto di odori e colori. elena rossini è una profumiera, e questa etichetta racconta tutto ciò che può fare con qualche goccia d'anima.
Sono un'appassionata di questa fetta di cultura, perciò il libro esprime tutto ciò che vorrei essere stata o vorrei essere. mi ha portata per mano in un mondo che è anche mio, per cui mi sono trovata qui, a leggere ciò che più mi piace. sarò di parte a dire che vale la pena leggerlo, anche solo per approcciarsi a ciò che è il profumo, alla sua reale esistenza.
questo libro mi è stato consigliato da una signora che viene nel mio negozio. mi ha detto: "marika, lo devi leggere, sei proprio tu la protagonista!" e mi ha lasciato un pensiero tratto dal libro, scritto su un cartoncino verde:
"L'odore, il profumo, ti entra dentro perchè sei tu che lo inviti con il respiro, e poi segue la sua strada. non puoi decidere se ti piacerà. viaggia su un'altra dimensione. non appartiene alla logica, o alla ragione. s'impossesserà di te, però, pretendendo la verità assoluta. lo amerai allora, oppure ti farà ribrezzo. ma non ci sarà nulla nella tua esistenza di più autentico di quella prima emozione. perchè quella è la risposta della tua anima."
.. segui il sentiero del tuo profumo...

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piquadro Opinione inserita da piquadro    28 Agosto, 2014
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evoca sensazioni profumi colori

Un libro coinvolgente ma soprattutto pieno di colori, profumi e sapori. Mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio il mondo dei profumi, non sapevo che dietro alla creazione ci fosse tanta sapienza. Mi é piaciuto il personaggio di Elena, la sua forza. Mi ha commosso il rapporto con la madre, cosi tormentato, cosi ingiusto. Bella la storia d'amore e la capacita di Cail di coltivare con pazienza e dedizione non solo le rose ma anche l'amore.

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Il linguaggio segreto dei fiori
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paola melegari Opinione inserita da paola melegari    10 Agosto, 2014
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Il profumo è il sentiero, percorrerlo significa tr

Ho inziato questo romanzo con un certo scetticismo, dopo le prime pagine, mi sono tranquillizzata( camomilla e tiglio) e sono stata travolta dalle essenze, dai profumi, ma soprattutto dalla storia.
Sono stata affascinata da Cail, un uomo che avrei voluto incontrare, da Elena che avrei voluto come amica,
due anime , due persone leali, capaci, dotate.
La storia ti attira nel suo vortice, nell’intimo dei protagonisti che si rivelano al lettore con tutta la loro sofferenza di un vissuto difficile, ma con la speranza di poter cambiare le cose grazie all’amore, alla passione che mettono nelle cose che fanno.
Le essenze, i profumi, si respirano con le note di testa , di cuore e di fondo. Ma non solo, i desideri, le preferenze e le emozioni si esprimono attraverso le profumazioni, diventando il linguaggio dell’anima.
Elena è dotata di un naturale dono, è una vera profumiera d’altri tempi, di nicchia come si dirà, il suo talento viene alimentato dalla nonna materna pure lei dotata così come le altre donne di famiglia, di generazione in generazione. La sua insicurezza dovuta alle angherie del patrigno, e allo scarso affetto dimostratole dalla madre, sono un ostacolo alla sua affermazione nel campo dei profumi, al punto da accantonarli per lungo tempo.
La sua migliore amica, Monique, bellissima e sensuale, la convince a trasferirsi a Parigi, dove possiede una casa, offrendole l’opportunità di dare libero sfogo al suo talento lavorando come profumiera.
Così Elena arrivata a Parigi conosce Cail, un ragazzo meraviglioso, con qualche problema di comunicazione, almeno così pare, dovuto alla tremenda esperienza di aver perso la sua ragazza in un incidente , risparmiandolo, ma con un enorme senso di colpa.
Insomma, Elena si scopre incinta del suo ex, motivo per il quale aveva lasciato Firenze, e decide di affrontare la sua maternità da sola . Così tra i due ragazzi nasce un sentimento, ovviamente la loro storia non sarà semplice, ma l’amore………..ah cosa può fare l’amore!
Una vera rivelazione questa autrice che avrà sicuramente successo, così come credo che questo romanzo si presti per diventare un film.
Nel mio profumo personalizzato, metterei:
magnolia,verbena, neroli, melissa, bergamotto
vetiver, incenso, cedro, eucalipto, muschio di quercia
Ovviamente nessuna essenza animale
Che dite , potrebbe essere gradevole?
Mi spiace ma non riesco ad associare un’essenza con una persona sgradevole, o ad uno stato d’animo negativo.
Superconsigliato. A tutti ma soprattutto ai sentimentali!


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il linguaggio segreto dei fiori.
Il profumo( con qualche riserva)
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Tatiana77 Opinione inserita da Tatiana77    31 Luglio, 2014
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Il sentiero dei profumi

Elena è una giovane donna che ha alle spalle un’infanzia triste e all’inizio del romanzo si trova a dover ricominciare la sua vita daccapo, dopo esser stata abbandonata dal suo compagno e avendo perso così il lavoro che avevano in comune. Anche grazie all’amica inseparabile Monique decide di rituffarsi nell’universo dei profumi, in cui lei è cresciuta con sua nonna a Firenze, accettando una proposta di lavoro allettante a Parigi e da lì inizia la sua avventura.
Una prosa elegante, ricca e molto avvolgente caratterizza questo romanzo, molto denso di sensazioni sia olfattive che visive e di emozioni. L’ho trovato molto realistico per come rappresenta il passaggio all’età adulta per la protagonista: Elena è una donna che cresce nel romanzo, sia umanamente che professionalmente. L’incontro con l’uomo che profuma di pioggia e di rose è provvidenziale, poiché la loro è l’unione di due solitudini che s’incrociano, si amano fin da subito e mi è piaciuto come gli sbagli e le incomprensioni tra loro siano un modo per poi capirsi a fondo ed evolversi. L’autrice, con uno stile fluido, ha il dono di narrare situazioni di vita privata e professionale, sentimenti e caratteri con una maestria sorprendente, senza luoghi comuni. La sicurezza di sé che Elena mostra nel lavoro si contrappone alla sua ingenuità nei rapporti interpersonali. Lo consiglio a lettori di tutte le età, per immergersi in un romanzo molto coinvolgente. Complimenti a Cristina Caboni ed arrivederci al prossimo romanzo!

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lakylucy Opinione inserita da lakylucy    09 Luglio, 2014
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Il profumo dei fiori

Non mi sento di dire che è un bellissimo romanzo, di quelli che restano nella memoria.
Son ben altri quelli che non si possono scordare anche dopo tanti anni.
L'originalità sta nell'atmosfera descritta coi profumi che è molto realista, quindi rende bene l'immaginazione. Parigi non la conosco però e descritta bene per mio immaginario.
Potrei perdonare la protagonista data la giovane età e un passato non certo facile, ma certi comportamenti proprio non mi vanno giù. Spesso arrogante e presuntuosa. La vita le offre opportunità facili senza sbattersi troppo e lei cosa fa? Si fa un sacco di menate! Si rende poco conto di quanto tutto le vada bene. Certo, ogni tanto realizza e capisce, allora cosa fa? Apre gli occhi e....piange!
Sinceramente dopo aver gradito al massimo la lettura del linguaggio segreto dei fiori mi aspettavo di più, però resta comunque un romanzo da leggere.


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romanzi con fiori o profumi che avvolgono la storia
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GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Giugno, 2014
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LA LEGGENDA DEL PROFUMO PERFETTO

Solo una parola posso utilizzare per definire questo romanzo BELLO! Finalmente una bella storia, dalla prima pagina all’ultima, originale, delicata, preziosa. La storia si dipana in equilibrio perfetto.
La giusta dose di sentimento, senza sconfinare mai nella volgarità, la trama viene intessuta con fili sottili e preziosi. Chiudo gli occhi e inalo le fragranze descritte, ma l’esperienza dei sensi, non è esclusiva dell’olfatto, ogni senso viene coinvolto riga dopo riga.
E’ un debutto davvero di altro valore narrativo quello di Cristina Caboni, che si discosta magistralmente da colleghi che intessono storie ambientate nella nostra provincia italiana, altrettanto importanti, ma meno commercializzabili a livello mondiale.
Si respira l’aria della nostra terra, ma si respira anche il profumo degli sconfinati campi di lavanda della Provenza, gli aromi dei dolci parigini, l’odore della pioggia e della nebbia, l’odore tipico delle dimore millenarie, di “vecchio” ,di fumo, di umidità, di vita vissuta, di sole, di primavera.
E’ una delizia seguire la vita di Elena Rossini, professione creatrice di profumi, scoprire il suo passato, vivere il suo presente ed immaginare il suo futuro.
La scrittura è fluida ed avvincente, altamente evocativa, ma nello stesso tempo concreta e precisa. Tutto è ben dosato, come devono essere le essenze per creare un profumo unico. Il risultato è una miscela di sapori di sicuro successo. Non dimentichiamoci che che i diritti vengono venduti in tutta Europa ancor prima della pubblicazione del libro (evento sembrerebbe rarissimo).
Ma veniamo a noi…. Facciamo un bel “gioco”… I personaggi principali li ho identificati con un’essenza particolare. E Voi? Cosa ne dite? Confrontiamoci nei prossimi comenti, perché di sicuro ce ne saranno...
Monique: Frangipani- fascino senza eguali. Estratto dal fiore della plumeria,è profumo deciso, voluttuoso, intensamente floreale. L’essenza della femminilità che sboccia e si apre alla vita.
Elena: Ginestra: coraggio. Ricco come il colore dei fiori, è un profumo inebriante, fresco, con una nota floreale emozionante. Annuncia la primavera, il passaggio dal vecchio al nuovo. Aiuta a non perdersi d’animo.
Cail: Melissa- conforto. Dona sollievo e dissipa il timore dell’ignoto. Aiuta a superare il dispiacere, induce alla consapevolezza del proprio io.
Jacques: Narciso- desiderio. Intensamente sensuale e inebriante, è il profumo del piacere e dell’erotismo.

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Consiglio vivamente questa lettura a chi vuole intraprendere una lettura piacevole, delicata e dolce, davvero magica.
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    08 Mag, 2014
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Un romanzo che si vive, si respira...

... accarezza il cuore.

Non è facile scrivere un' opinione su questo inestimabile scrigno di emozioni, potrei sembrare un pò di parte, e in fondo un pò lo sono, perchè io e l'autrice siamo nate in una terra assolata, ricca di profumi, di endemismi, di fioriture fin sulle dune. Una terra dove le donne sono il fulcro della famiglia, vivono in silenzio il loro dolore, e vanno avanti con una forza d'animo a volte inspiegabile, insita nei geni di un popolo millenario, che riconosce il profumo della sua terra come fa un neonato con la madre. Forse è anche per questo che ho immaginato l'autrice, durante la stesura di questo suo romanzo, tutta la passione e la dedizione, la stessa che riversa ogni giorno sulle sue rose e sulle sue amate api. Chi meglio di lei poteva pensare e scrivere una storia avvolta dal profumo dei ricordi e dei sentimenti? Quello che mi ha spiazzato maggiormente, trovandomi impreparata, è stata l'empatia che ho sentito, immediatamente, per Elena. Il suo modo di pensare, di sentire, di reagire, è stato come viverlo personalmente, mi sono rispecchiata nella sua granitica personalità, nel suo essere malinconica e in bàlia degli stati d'animo più repentini. Ma questa storia, non è solo di Elena, appartiene a tutte le donne, quelle caparbie, che non si lasciano vincere dalle vicissitudini, come la nonna Lucia, la madre Susanna, l'antenata Beatrice, profumiere in cerca del profumo perfetto, e del sentiero interiore per raggiungerlo.
Una formula segreta, persasi nel tempo, le donne di una antica famiglia che si tramandano l'arte del creare profumi attraverso il cammino interiore, attraverso il dolore, la perdita e l'amore mai suggellato. Nonne, madri, figlie alla ricerca del sentiero, quello in grado di donare felicità a chi lo troverà dentro di sè. Sono brave a creare profumi per gli altri, ma hanno dovuto lottare per trovare il proprio, attraverso anni di errori, incomprensioni, abbandoni. Elena dovrà affrontare una nuova, dura prova che la costringerà a mettere in discussione tutte le decisioni prese fino a quel momento, costretta a decidere del suo futuro che la vede sola. La nonna Lucia è morta, il suo compagno le ha voltato le spalle nel peggiore dei modi, ora tocca a lei riprendersi ciò che ha perso, la capacità di pensare a se stessa prima che agli altri. Per fortuna ha Monique, l'amica più cara che la convince a cambiare radicalmente vita, invitandola a trasferirsi da Firenze a Parigi. Elena non ha più nulla che la trattenga in Italia, e così decide di partire, di spiccare quel salto nel buio, che le cambierà radicalmente la vita. A poco a poco, capirà che ognuno è padrone e artefice del proprio destino, che il tempo cura le ferite, e che i profumi sono la sua strada, ma non solo, forse anche un sentimento nuovo e inaspettato l'aiuterà a vedere le cose da una nuova prospettiva. L'incontro al buio con il suo vicino di casa la renderà nuovamente consapevole di poter scoprire molto delle persone attraverso il loro profumo (e questa concedetemelo è una delle scene più belle e intense tra i due protagonisti). Ma Cail McLean, non porta un profumo, quello che colpisce Elena è l'essenza stessa di quest'uomo che nasconde le cicatrici del suo passato. Il destino ha fatto incontrare due persone davvero provate dalla vita. Riusciranno a superare il loro dolore e trovare il sentiero insieme?
Scriverei per ore per cercare di spiegare cosa ho provato leggendo questo libro. Ci sono una tavolozza di emozioni pronte per essere lette, assaporate e vissute. I legami familiari, mai facili; l'amore per le persone più importanti della nostra vita, una madre, la nonna con la quale si è cresciute, il mondo visto con gli occhi di una bambina prima, e di una donna poi. Le cose non dette, latenti per anni, all'improvviso vengono a galla, grazie al ricordo del profumo di un'estate, di un campo scaldato dal sole, l'odore portato dal mare. Ricordi e profumi, un legame inscindibile.

"E' vero che il profumo è soggettivo, ma il profumo del fuoco è calore, conforto, pericolo, azione, e lo è per tutti. Così come la pioggia è speranza, futuro. Per qualcuno rappresenta anche l'angoscia, sì, ma comunque è sinonimo di abbondanza. Poi c'è l'odore del mare, del grano, del legno.. potrei andare avanti per ore. Gli odori, quelli buoni e quelli cattivi, vengono elaborati dal cervello a livello istintivo, prima che ce ne si renda conto. E' scatenano una reazione che affonda le sue radici nella parte più antica della nostra anima."

Non posso tralasciare la storia d'amore che come un melange delicato, permea le pagine di questa intensa storia. Caillan McLean è un eroe romantico, di quelli che non riusciamo più a trovare tra le righe, quello che vorrei leggere più spesso, capace di tenerti incollata alle pagine senza riserve, senza artifici, solo il suo bagaglio emotivo (non da poco!), il suo triste passato e le sue cicatrici (e qui.... grazie all'autrice, perchè adoro certe fisionomie). Un uomo capace di ammaliare una donna attraverso la sua incostanza, i suoi silenzi che valgono più di mille parole, ma soprattutto il rispetto e la dedizione anche nei momenti più difficili, verso la donna che gli ha rubato il cuore. Impossibile non invaghirsene, non percepire la sua dolcezza e allo stesso tempo la spigolosità legata al suo senso di colpa per qualcosa accaduta tempo prima.
Un romanzo psicologico difficile da dimenticare, da rileggere nel tempo per ritrovare tutta la magia dei legami e dei ricordi, ognuno accompagnato dal suo indelebile profumo.

Consigliatissimo per tutto ciò che contiene, perchè è un inno a noi donne, perchè sono certa che una volta chiuso, non guarderete più certe essenze con gli stessi occhi, e chiudendoli... potrete cercare nei ricordi, i profumi per fissarli ancora una volta.

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