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Il torto del soldato
 
Il torto del soldato 2012-10-16 10:45:30 Fonta
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4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Fonta Opinione inserita da Fonta    16 Ottobre, 2012
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La storia che conduce alla pazzia

Un racconto, una storia, anzi due!

Una passione che si intreccia con una vita, con un'epoca storica, con un'ossessione.

Dove finisce il territorio della giustizia nella vita un soldato? Quale sottile linea separa la gloria e l'eroismo dei vincitori dalla condanna dei vinti ad essere "criminali di guerra"?

Può una lingua antica possedere nella sua grammatica dei segni che possano portare a leggere gli eventi ed i destini?

Una storia affascinante e di molteplici letture quella che ci propone il bravissimo De Luca, un racconto di 88 pagine che ci cattura e ci fa riflettere sulla guerra, sulle sue bugie e sulle sue "mezze verità", sul fatto che la storia in fondo la scrivono i vincitori e che ai vinti resta solo uno spettro, un pensiero che dall'oggi al domani passa da giustizia ad atroce crimine!

Un libro che con semplicità e a tratti leggerezza ci fa entrare nella complessa psiche umana, che ci fa riflettere su eventi passati attraverso un bellissimo "scontro generazionale" tra padre e figlia che coinvolge lo scrittore in un "ballo a tre", un insieme di passi e pensieri che porteranno il lettore a vedere la storia da diversi punti di vista con i vari pro ed i molteplici contro.

Se uno dei quesiti scritti sopra può avervi interessato, se la voglia di vedere il passato con gli occhi e con i pensieri di chi ne è stato protagonista vi affascina, allora questa storia non può mancare nelle vostre librerie!

Una storia che è un libro, un libro che è la storia!

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Commenti

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MagicalRobert
28 Ottobre, 2012
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"Citarli tutti purtroppo è difficile" leggo Cristina. No, secondo me citarli tutti, in alcuni casi è scomodo, e nella maggioranza dei casi, non sarebbero utili per far vendere molti libri, questo interessa alla maggior parte dell'editoria!
Ciao!
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Cristina72
29 Ottobre, 2012
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Tu parli di contesto. Ebbene, De Luca si riferisce a nazisti tutt'altro che pentiti, a soldati che hanno fatto molto più che eseguire gli ordini, li hanno "sentiti". Come a dire, l'ho fatto e lo rifarei. Non posso tra l'altro fare a meno di pensare al suo glorioso passato di "rivoluzionario". Che faccia di bronzo!
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Sydbar
29 Ottobre, 2012
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Scusate se mi permetto ma davvero ma non è forse il caso di darci un taglio???
Secondo me ognuno ha le sue opinioni ed è giusto che le esponga ma qui tra un po' scateniamo una terza guerra mondiale su che cosa???? sul pensiero che ognuno di noi ha sulle atrocità di guerra...ed il bello è che siamo tutti concordi che sono state cose di cui è giusto ne rimanga la memoria per non ripeterci.
Davvero diamoci un taglio. Scusate se mi sono permesso e spero che seguiate il mio consiglio.
Grazie, con la speranza di non aver offeso nessuno.
Buona vita a tutti e buona lettura.
Syd
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Cristina72
29 Ottobre, 2012
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I libri che ho letto io sul periodo del nazismo non sono furbetti prodotti editoriali, ma storie VERE scritte da gente che non pensava certo ai soldi. Se le opere di Primo Levi, per esempio, continuano a vendere non può che farmi piacere.
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Cristina72
29 Ottobre, 2012
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Hai ragione Sydbar, ma come si fa a tacere su un commento che tira fuori addirittura i nazisti buoni?
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Sydbar
29 Ottobre, 2012
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Ogni opinione è personale rispettabile ed opinabile da chiunque.
Con questo Syd chiude l'argomento...chi mi ama mi segua.
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MagicalRobert
30 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
30 Ottobre, 2012
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Tu il commento non lo hai saputo interpretare, tutto qua! Senza rendertene conto, hai scritto il giusto; Primo Levi, e molti altri che hanno vissuto la tragedia della Shoa e del nazismo in prima persona. Ma sai quanti libri sono stati scritti da individui che si sono semplicemente documentati per trarne vantaggio? E questo vale anche per i film! Questo è veramente il mio ultimo al riguardo!!!
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Fonta
30 Ottobre, 2012
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Io mi astengo da ogni commento..dopo essermi sentito dare del filo-nazista e di non essere in grado di giudicare i fatti perchè mi permetto di dubitare di un'enciclopedia libera come Wikipedia (dove tutte le informazioni possono essere rimaneggiate..non sará questo il caso, ma non la giudicherei come una fonte stirica attendibile tutto qui). Se il messaggio che hai inteso, Cristina, è che siamo qui a difendere i nazisti o a farli passare come buoni, allora non ha avuto senso tutto il dialogo. E tutto questo su un libro che non hai nemmeno letto...vabbè, chiudiamo questo angolo di commenti! Che però fa riflettere..e molto!
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