Dettagli Recensione

 
Il nero e l'argento
 
Il nero e l'argento 2014-06-29 16:25:59 Bruno Elpis
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    29 Giugno, 2014
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

La solitudine dei numeri primi e anche non

Nella sua terza opera, “Il nero e l’argento”, Paolo Giordano ritorna sul tema de “La solitudine dei numeri primi” affrontando il dramma dell’isolamento, delle incompatibilità e dell’inadeguatezza alle quali l’uomo sembra condannato. E compie questa operazione da un’altra prospettiva: non più quella individuale, bensì quella familiare (“Una famiglia alle prime armi è talvolta anche questo: una nebulosa contratta di egocentrismo a rischio di implodere”).
Il nucleo radiografato è composto dal narratore (un ricercatore universitario), dalla moglie Nora e dal figlio Emanuele, ai quali si aggiunge la Signora A.: “Babette, la donna che conosciamo e amiamo, la piattaforma su cui tutti si appoggiano e che non è sorretta da nessuno”. Quando costei si ammala (un tumore che non perdona), gli equilibri familiari subiscono una scossa violenta e affiora così la precarietà dei legami.

Che importanza, ruolo ed essenza di una persona cara talvolta possano dirompere più nell’assenza che in sua presenza è esperienza che personalmente ho sperimentato.
La metafora degli elementi che chimicamente rimangono individuati senza fondersi (“Eravamo, a dispetto delle nostre speranze, insolubili l’uno nell’altro”) non è nuova, ma è efficace: Paolo Giordano la rappresenta nel modo a lui più congeniale, ricorrendo a un linguaggio che mutua espressioni e concetti dalla fisica.

A parer mio questo romanzo soffre di due limiti.
Il primo: l’evoluzione della malattia è una cappa opprimente, una minaccia che getta oscurità sulle pagine del libro e sull’animo di chi legge (specie se ipocondriaco).
Il secondo: questo romanzo, a parer mio, è stilisticamente perfetto, ma è “bello senz’anima”, troppo lucido e rarefatto nel suo essere ottimamente congegnato. La freddezza letteraria calcolata, scientifica, si riflette nella drammatica immagine di Emanuele bambino, che si stende sulla tomba della signora A. e la chiama finalmente per nome...

Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
... i numeri primi
Trovi utile questa opinione? 
280
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

17 risultati - visualizzati 11 - 17 1 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

In risposta ad un precedente commento
Cristina72
01 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Sicuramente, anche per questo penso che saresti un buon insegnante ;-)
Ormai i laboratori di scrittura creativa in Italia sono il trampolino di lancio per molti scrittori, come accadde per molti autori americani del secolo scorso. Giordano sarà più bravo di Baricco, ma non brilla per simpatia :D
Bruno io amo pensare che ci sia un'unitarietà nel sapere...non sopporto la freddezza letteraria , tanto meno quella matematica.
Io, nel mio piccolo, cerco di rendere il più possibile la matematica simpatica ,calorosa, legata al mondo affettivo ed emozionale dei bambini. E' grazie a ciò che riesco a farla amare dalla stragrande maggioranza dei miei alunni...Il canale affettivo è l'unica modalità che rende possibile la vera conoscenza...Questo mio modo d'interpretarla mi ha portato ad inevitabili scontri con quelle insegnanti che già nella scuola primaria, pensano che la matematica sia di pochi...cosa per me inaccettabile...Io credo che noi insegnanti abbiamo il dovere di dare fiducia e di credere in tutti. Solo così ogni alunno tirerà fuori il massimo di sè
Grazie, Pia
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
06 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
@ Cri: appena laureato, prima di partire per il servizio militare, ho avuto una supplenza annuale di matematica. E' un'esperienza che ricordo con piacere... Tu insegni? :-)

@ Gracy: quando l'ho incontrato a Milano, con altri blogger, è stato simpatico... :-)

@ Pia: sai che Sepulveda, in "Un'idea di felicità", esprime l'opinione che l'insegnamento sia la professione socialmente più importante? E cita il caso di uno stato dell'America Latina ove lo stipendio di coloro che rivestono cariche politiche non può superare quello dell'insegnante elementare... :-)

Ciao!
In risposta ad un precedente commento
Pia Sgarbossa
06 Luglio, 2014
Ultimo aggiornamento:
06 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Che bello quello che mi dici Bruno! Credo che Sepuvelda , grazie alla sua rara sensibilità, abbia la consapevolezza delle delicatezza ... importanza e soprattutto grossa responsabilità dell'insegnamento....Lavori con menti tenere , malleabili...da insegnante hai un potere incredibile...li prepari al futuro, alla vita....puoi favorire le basi del loro porsi alla conoscenza nonchè alle relazioni. E' vero che l'agenzia educativa fondamentale è la famiglia, ma gli insegnanti posso lasciare solchi indelebili nelle menti dei ragazzi...GRANDE SEPUVELDA !!! GRANDE BRUNO !!!
P.S. in merito allo stipendio,ti posso dire solo una cosa...io all'insegnamento ho dedicato ore e ore della mia vita...non quantificabili...è un lavoro che ti porti a casa...che non ti lascia un momento...poi , come tutti i lavori...dipende da come viene svolto...per me è stato così...
Grazie Bruno per questa bella chiacchierata..era da tanto...
Pia
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
06 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
No Bruno, non insegno (su Fb troverai ulteriori ragguagli).
In risposta ad un precedente commento
Bruno Elpis
07 Luglio, 2014
Segnala questo commento ad un moderatore
Ragguagli visionati!!! :-) grazie
17 risultati - visualizzati 11 - 17 1 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
3.0 (2)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (2)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Chimere
Valutazione Utenti
 
3.5 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
3.0 (2)
Quando ormai era tardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il carnevale di Nizza e altri racconti
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La fame del Cigno
Valutazione Utenti
 
4.8 (2)
L'innocenza dell'iguana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Long Island
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.1 (2)
Assassinio a Central Park
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

L'antico amore
L'anniversario
Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Brucia l'origine
Dimmi di te
Fumana
Wunderland
I titoli di coda di una vita insieme
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina