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La solitudine dei numeri primi
 
La solitudine dei numeri primi 2012-10-18 14:15:25 silvia71
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
silvia71 Opinione inserita da silvia71    18 Ottobre, 2012
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L'altra faccia della vita

Capita a volte che le critiche di segno opposto che si abbattono su un romanzo anziché allontanare il lettore, fungano da richiamo, instillando grande curiosità.
L'incontro con Giordano si è rivelato costruttivo e denso di emozioni.

Queste pagine raccontano storie di vita di estrema durezza, scoperchiando la pentola in cui bollono problemi legati all'adolescenza e allo sviluppo, problemi familiari destinati a minare per sempre l'armonia della casa e della crescita dei più deboli, ossia dei figli, problemi psicologici e patologie fisiche destinati a segnare l'esistenza se non affrontati correttamente.

La penna di Giordano, con grande profondità e lucidità, ritrae il percorso evolutivo dall'infanzia all'età adulta dei due protagonisti, regalandoci un racconto intenso sul piano emotivo e maledettamente realistico.
Siamo al cospetto di due giovani a cui la vita ha imposto prove difficili, sottoponendoli a disagi e sofferenze nell'età in cui dovrebbe prevalere spensieratezza e gioia, nell'età in cui occorre trovare rifugio nel calore di un abbraccio da parte dei genitori.
Anche se gli anni passano le ferite del corpo e del cuore non si cicatrizzano appieno, ma restano sempre là, sbiadite ma latenti, pronte ad aggredirti riportando alla luce i ricordi, i rimorsi, le paure.

I nostri protagonisti si sentono diversi dai coetanei e dal mondo circostante, finendo in uno stato di isolamento ed estraniazione doloroso e irrecuperabile.
Sono due esseri soli, che camminano ogni giorno caricandosi del loro fardello di dolore sulle spalle, forse in cerca di quella comprensione che non hanno mai trovato, forse in cerca di un briciolo di serenità e di normalità, forse in cerca di un affetto sincero e totale.
Ma la ricerca di un cambiamento e di una svolta deve fare i conti con la corazza eretta dalla solitudine nel corso degli anni; un guscio sempre più difficile da rompere, un guscio che toglie la libertà ed impedisce di volare, che attanaglia il cuore e lo inaridisce, un guscio che diventa l'unica certezza conosciuta in cui rifugiarsi.

Il romanzo trasuda umanità e dolore all'ennesima potenza, prestando la voce a tutti coloro che gridano aiuto e facendo entrare il lettore accorto nel mondo buio della diversità.
Quella narrata da Giordano non è una storia sconclusionata e surreale, ma è l'altra faccia della vita, quella meno fortunata, quella meno sorridente, quella meno scanzonata.
Queste pagine sono a ricordarci che anche questa è vita, anche questa è quotidianità.

E' una lettura che segna il cuore, che riesce a trasportarti nel baratro del silenzio e del dolore insieme ai protagonisti, che ti fa percepire l'oscurità della solitudine e del male di vivere.
Un romanzo d'esordio estremamente maturo per la compiutezza del contenuto e per l'alta tensione emotiva sviluppata; un crescendo di sensazioni avviluppante l'anima del lettore, tra momenti di tenerezza, di tristezza e di speranza.

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Commenti

20 risultati - visualizzati 11 - 20 1 2
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Bellissima recensione Silvia, hai analizzato benissimo il romanzo su un tema sempre di grande attualità per i giovani e non.
Bravissima Silvia ! Se avessi saputo ti avrei mandato la mia copia del libro così me ne sarei finalmente sbarazzata e sarebbe andata in mano a chi riesce ad apprezzarlo io non ho proprio amato questo libro !
La recensione più bella di questo libro che abbia mai letto .
@robbie : grazie!
@katia: ti ringrazio Katia:-) a me questa lettura ha lasciato il segno... e mi fa piacere sapere di essere riuscita a scrivere una recensione efficace!
@cub: devi assolutamente leggerlo !
Brava, hai reso giustizia ad un libro da alcuni ingiustamente sottovalutato, forse perché best seller.
Cristina il fatto che fosse un best seller non ha modificato in nessun modo il mio giudizio , per quanto mi riguarda è una lettura che mi ha annoiato , l'ho finito solo perchè lo stile era abbastanza scorrevole ma io ho trovato inconsistente la trama non mi ha proprio emozianato, probabilmente non ho la sensibilità per capirlo ognuno ha i propri limiti e i propri gusti.
In risposta ad un precedente commento
Cristina72
21 Ottobre, 2012
Ultimo aggiornamento:
21 Ottobre, 2012
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Non mi riferivo al tuo commento, ma a recensioni a mio parere un po' troppo dure. Il romanzo di Giordano può non piacere a tutti, ma almeno non è uno di quelli che ti fanno sospirare di sconforto quando li vedi in cima alle classifiche di vendita.
Su questo hai ragione cristina anche perchè devo dire che almeno ha il merito di scrivere bene Giordano ci sono stati libri che hanno scalato le classifiche ed erano molto più insignificanti di questo. Mi pare però che alla maggior parte degli utenti, per quanto riguarda questo sito il libro sia piaciuto.
anch'io ho amato tanto questo libro e nel leggere la tua bellissima recensione ho rivissuto tutte le emozioni che mi diede... complimenti!
Oh ma guarda un pò...le recensioni contrastanti mi avevano portato a decidere di "passare oltre" , ora leggo la tua bellissima recensione e beh...un bel pò di curiosità mi viene, soprattutto perchè mi pare di capire che non sia un libro "facile" , e allora mi intriga parecchio, mi sa che entro fine anno un posticino glielo trovo....
In risposta ad un precedente commento
silvia71
31 Ottobre, 2012
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grazie del commento, Andrea!
anche io ho scartato questo romanzo per due anni facendomi condizionare dalle recensioni altrui!
è un libro doloroso ma ti consiglio di leggerlo...
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