Dettagli Recensione
Che la festa cominci.
Il nostro caro Niccolò ci ripropone il crescendo corale del "L'ultimo capodanno" a più di dieci anni di distanza. I ragazzi sono cresciuti, Cristiano, lo studente fuori corso, è diventato l'impiegato Saverio (l'unico personaggio che possa definirsi tale), ma l'inadeguatezza di trovarsi in questo mondo quasi per sbaglio è rimasta, eccome!
L'autore sposta la mira dal mondo dei Normali al serraglio dei Vip, ma non fa fuoco quasi mai (figuriamoci centro!), lasciandosi addosso personaggi sbiaditi e situazioni irrealmente incompiute, e ben diverse da quelle assurdamente reali a cui ci ha abituato.
Le idee erano buone, Niccolò, non so perchè tu abbia mancato l'occasione e non abbia osato di più!
Magari regalandoci una prospettiva nuova, e più cattiva, dei riccastri, degli arrivati, dei Vips, delle veline, della decadenza italica, perchè oramai la storia la conosciamo bene e rischi di non stupirci più differenza di come hai fatto in passato!
Forza!