Dettagli Recensione
Risate a denti stretti...
Con stile stringato ed essenziale l'autore descrive tramite questo romanzo, uno spaccato dell'epoca, ma che risulta ancora attuale, perchè la Mafia è una piovra, un'organizzazione malavitosa che tuttora opera nel tessuto di una regione ferita come la Sicilia, ma non solo lì.
Ho apprezzato questa lettura anche per l'ironia intelligente dell'autore che in alcuni momenti è riuscito a farmi ridere per le descrizioni accurate che sono presenti nel libro.
Ma sono risate a denti stretti per la condizione dei personaggi, che sono vivi e perfettamente credibili, in quella situazione di terrore in cui sono calati.
Ad esempio l'uscita dei passeggeri del Pulman con "le facce dissepolte dal silenzio dei secoli" e ci rende una visione estremamente efficace dell'omertà di coloro che dovrebbero essere testimoni dell'omicidio avvenuto sotto i loro occhi.
Quando giungono i carabinieri i passeggeri sono già scesi tutti e anche il bigliettaio (presente) non si ricorda perchè lui è pagato per staccare i biglietti, l'autista non si ricorda (lui è pagato per guardare la strada)...
Allora il Maresciallo manda a chiamare il Panellaro che ogni mattina vende il pane davanti al Pulman, ma lui addirittura non
si è accorto dell'omicidio.
Insomma un capolavoro e una rovente denuncia alla Mafia.
Complimenti all'autore.
Saluti.
Ginseng666