Dettagli Recensione
Un buon libro, ma non un capolavoro.
Sono convinta che Callettino abbia perfettamente ragione.
"Il nome della rosa " è un libro che è stato sopravvalutato e non è certo un capolavoro. Quando osai affermare questa mia opinione , anni fa , fui tacciata di eresia o di crassa ignoranza. Il libro, diventato subito un "must",sostenuto anche da una ininterrotta quanto azzeccata campagna pubblicitaria su tutti i media, è stato scritto astutamente al momento giusto , ha astutamente toccato l' argomento giusto, ha sfruttato e ampliato la celebrità del Prof. Umberto Eco.
Intanto è troppo lungo: avrebbe avuto bisogno di una rigorosa potatura. Inoltre , mescola insieme due filoni non omogenei ( il romanzo storico ambientato nel Medioevo e il meccanismo ad orologeria del filone thryller). E ancora,i personaggi sono solo dei polverosi clichés senza lo spessore di un minimo scandaglio psicologico, come pure lo è la trita e ritrita polemica anticlericale: nella tradizione medioevale ci sarebbero dei signori testi sull'argomento. Il plot ,infine, è desunto sin troppo scopertamente, per chi ha letto i modelli di Eco, da Conan Doyle e dai suoi Sherlock Holmes e dottor Watson. Certamente l'ambientazione è stata egregiamente curata : Eco è un medievista di rango, e , ad esempio , il capitolo dedicato alla scoperta dell'amore da parte del giovane Adso è un gran bel capitolo. Non a caso è tradotto pari pari , ma senza le debite vigolette ,dal "De diligendo Deo", di San Bernardo di Chiaravalle , che era un signor scrittore.
il mio giudizio potrà sembrare eccessivamente severo. ,ma dinanzi ad osanna e peana innalzati in gloria e in lode di un capolavoro della Letteratura mondiale, chi conosce un po' il medioevo , fa bene mettere i puntini sulla "i".
Mi ripeto : "Il bnome della rosa" è un buon libro ,ma , per favore,non parliamo di un capolavoro del Novecento.
Un capolavoro è stata invece la campagna pubblicitaria del romanzo, che ha portato alla fama planetaria di Eco, studioso di grande valore, ma romanziere così così, anche se capace di scrivere davvero bene.Tale battage dovrebbe essre studiato a fondo e nei minimi particolari nelle università e nei master dedicati alla pubblicità. Che l'abbia suggerito Umberto Eco?