Dettagli Recensione
Il piacere del capolavoro.
Calvino lo dice apertamente: questo è un libro sul piacere di leggere. Uno splendido capolavoro sul piacere di leggere, sarebbe il commento più adatto. L'avventura del protagonista è una chiara ricerca spirituale e una, neanche troppo celata, indagine sulla "cosa in sè" della lettura, come dimostrano gli incipit che si hanno il piacere di leggere con regolarità nel prosieguo del racconto.
Il finale stesso è uno dei più sorprendenti che si potesse porre a un racconto del genere.
Non è un libro che i vostri Padri Letterari avrebbero potuto concepire, sia chiaro. La sua particolare struttura potrebbe scoraggiare più di un lettore, magari un pò troppo affezionato alla canonica struttura di inizio-fine. Insomma è un libro tipicamente novecentesco, pur restando abbastanza fuori dal filone caratteristico del secolo scorso.
In ogni caso, la piacevolezza del libro è garantita anche dalla incredibile capacità narrativa di Calvino, mai più a questi -inarrivabili- livelli, che integra la fin troppo nota caratteristica combinatoria con incredibile scorrevolezza. E' difficile parlare del suo valore senza anticipare nulla riguardo il libro, ma sarà chiaro a chi lo leggerà.
Saluti.