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Nè qui nè altrove
Una chiara "speculazione" di un autore che ha avuto successo e che vuol sfruttarne l'onda.
Racconta l'adolescenza di un ragazzo borgese (Carofiglio), che vive in un quartiere borghese (Murat), ed è "costretto" a confrontarsi, a volte fisicamente, con ragazzi meno fortunati di lui, che vivono in una zona periferica a ridosso del murattiano.
Questi, stando al racconto, sfogavano la propria rabbia di emarginati cercando continui scontri con coetanei della ricca borghesia barese come Carofiglio.
Da questo scontro, ovviamente, Carofiglio ne esce vincente, non solo nell'età adulta quando da affermato magitrato incontra uno di loro nei corridoi del tribunale in un "ruolo" chiaramente differente dal suo, ma anche da ragazzo quando coraggiosamente stende a terra uno di loro.
Carofiglio ha perso una buona occasione per sottolineare i disagi di una generazione costretta a vivere ai margini della società, sempre etichettati da rampolli come lui come "cozzali" e delinquenti.
Chi scrive, ovviamente, era dall'altra parte della barricata...