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Spigoli vivi
E’ una storia di incontri e scontri generazionali, che prende vita da un fatto di cronaca e, liberamente, ne viene costruita attorno una storia, di una mamma e di una figlia, di una mamma che è anche figlia e di una figlia che è anche nipote. Al centro c’è una terra, fatta di semplicità, di umiltà e di buoni valori e sullo sfondo c’è una città, fatta di luci che possono abbagliare e far brillare gli occhi, ma che possono anche ferire e lasciare segni. Ci sono parole che possono fare male, ma anche silenzi che possono essere ancora più taglienti. Come gli spigoli vivi che fanno attrito fra queste tre generazioni così diverse e così altrettanto fragili, perchè le età fragili sono tre. Tutte e tre. Spigoli vivi che è la realtà poi a rompere o a smussare. I personaggi sono molto belli, soprattutto la protagonista. E’ bello il vissuto che si portano dentro, la gestione dei loro rapporti. Perchè il destino delle madri è non poter più proteggere i figli, a un certo punto. Ma esserci sempre se i figli tornano da loro. E vedere, vivere questa donna anche nel suo ruolo di moglie e, soprattutto, di figlia, mi ha fatto riflettere. Romanzo moderno, molto ben scritto, profondo, sincero, schietto, anche un po' crudo, ma molto vero.
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