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S.O.S. amore
 
S.O.S. amore 2024-05-15 13:55:58 La Lettrice Raffinata
Voto medio 
 
2.0
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
1.0
Piacevolezza 
 
2.0
La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    15 Mag, 2024
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A Unobravo non piace questo elemento

Ormai penso di poter accettare con serenità che il genere chick lit mi piaccia finché rimane nei limiti della verosimiglianza, mentre quando non solo li attraversa ma li demolisce completamente come nei libri della cara Federica la mia pazienza viene meno. Ergo, "S.O.S. Amore" non è il libro fatto per me, ma non solo: non lo consiglierei ad un gran numero di categorie umane, come chi soffre di attacchi di panico, le vittime di stalking, l'ordine degli avvocati e quello degli psicologi, le persone queer, ma anche le donne e gli uomini etero cis, per il semplice motivo che potreste sentivi più o meno offesi dal contenuto di questo esilarante romanzo.

La trama all'apparenza è non solo innocua, ma anche incoraggiante: la nostra protagonista nonché narratrice è la trentacinquenne milanese Chiara, che comincia una serie di sedute di psicoterapia per risolvere i suoi problemi relazionali, in particolare la sua palese dipendenza emotiva a causa della quale si trova circondata da persone irrispettose e pronte ad approfittarsi di lei. Nella sua continua ricerca di approvazione, Chiara inizia però a mentire al suo terapeuta e si ostina a non seguirne i consigli, peggiorando ulteriormente la sua vita personale.

Con un atteggiamento simile Chiara non poteva sperare di entrare nelle mie grazie, ma la situazione è ben peggiore! sia lei sia il resto dei personaggi sembrano dei laureati in geologia che al contempo sostengano con convinzione il terrapiattismo: in buona sostanza, tutti loro capiscono benissimo quale sia la cosa giusta da fare, ma per ragioni imperscrutabili non la fanno mai. Per questo motivo mi trovo costretta a bocciare un po' tutto il piattissimo e prevedibile cast; perfino il dottor Folli -il terapeuta dal twist più scontato di un bikini a dicembre- non si salva perché a dispetto dei consigli condivisibili dati alla protagonista il suo approccio è l'antitesi della professionalità. Sono arrivata a sperare che si rivelasse un truffatore in stile Striscia la notizia per poter dare una giustificazione al suo comportamento.

E se la protagonista è così ricca di patetismo e povera di interessi personali, come poteva la sua storia essere intrigante? In questa narrazione tutto avviene per puro caso, in base allo scazzo estemporaneo di uno dei personaggi oppure con il preciso intento di ricreare una scena pescata a caso da una qualunque commedia romantica. Inoltre l'autrice non si prende neppure la briga di rileggere quanto ha scritto prima, incappando così in più di una contraddizione. Trattandosi di un romance, mi aspettavo che almeno l'aspetto sentimentale fosse affrontato con cura, invece ci troviamo di fronte a relazioni nate dal nulla che -nel momento in cui rischiano di naufragare- vengono salvate dal semplice trascorrere del tempo: nel giro di un paio di settimane la parte offesa dimentica per magia ogni torto subito.

Lo stile di Bosco non pare aver subito migliorie e, nonostante io possa capire il desiderio di non prendesi troppo sul serio adottando un lessico semplice e diretto, la leggerezza non è un lasciapassare per i refusi. Mi riferisco in particolare ad un utilizzo arbitrario della punteggiatura e della consecutio temporum tali da farmi pensare seriamente che nessun editor abbia messo mano al romanzo prima di mandarlo in stampa. La superficialità della prosa e del contenuto che caratterizza l'ottanta per cento del testo cozza poi terribilmente con la svolta pseudo-seria delle ultime venti pagine; mi è sembrata fuori luogo come una ballerina in tutù ad un concerto rock.

Di positivo c'è la scorrevolezza del testo che, per merito soprattutto dei suoi lunghi e numerosi dialoghi, permette di sciropparsi in poco tempo una quantità abnorme di scempiaggini con un atteggiamento bulimico simile a quello del binge watching. Per questo ho deciso di essere leggermente più generosa nella valutazione, anche perché in confronto con "Cercasi amore disperatamente" per lo meno questo romanzo è onesto verso i suoi lettori e non promette una storia per poi fornire una completamente diversa.

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